VARESE, 7 agosto 2020–di ANGELO ZAPPOLI-
In questi giorni, in cui ha preso avvio il cantiere di piazza repubblica e in cui continuano lavori su altri cantieri che cambieranno volto alla città di Varese, si sono avute alcune prese di posizione su una piccola strada, costeggiante la ferrovia che a sua volta costeggia l’autostrada, che sarà oggetto di un intervento, connesso alla nuova viabilità intorno all’ex Malerba, finalizzato a risolvere il problema dell’accesso da via Gasparotto all’area industriale di Gazzada: la via Selene, una strada di poche centinaia di metri su cui qualcuno vorrebbe impostare un pezzo della propria campagna elettorale cercando di coinvolgere anche altri soggetti, che si sono già smarcati da questa operazione, una strada su cui peraltro i lavori previsti sono già iniziati nel quadro di un intervento in corso da tempo.
Ove vi fossero state giustificate osservazioni da apportare in termini costruttivi, il tempo non mancava, ma a noi preme chiarire alcuni aspetti, ritenendolo un intervento utile e non
destinato a creare scempio ambientale.
Un intervento dai positivi effetti sul traffico, consentendo di eliminare il sottopasso, col relativo semaforo, che oggi crea intoppi, code ed incidenti sulla via Gasparotto, a poca distanza dall’ingresso/uscita dell’autostrada.
Come chiarito dall’assessore Civati, bisogna infatti guardare all’insieme, come chiunque abbia a cuore la tutela ambientale sa, e non al singolo intervento, che comunque è stato progettato con tutta l’attenzione necessaria all’ambiente e tenendo conto del contesto reale in cui è inserita: non siamo nell’area centrale del Plis (parco locale sovracomunale) e non si vanno ad intaccare aree sensibili, l’opera sarà parallela al sedime ferroviario, trattandosi di una strada sterrata già esistente, e saranno realizzati passaggi pedonali e ciclabili.
Si tiene quindi conto delle esigenze di insieme puntando ad una riduzione dell’impatto complessivo del traffico sulla zona e del relativo inquinamento.
L’inquinamento prodotto dal traffico fermo sulla via Gasparotto non è certo inferiore e non è certo confinato su quella via, lasciando intatta l’aria di via Selene e delle zone contigue,
mentre una fluidificazione della mobilità risulterebbe di minore impatto. Insomma un
intervento completamente diverso da altri ipotizzati dalle precedenti amministrazioni,
interventi che puntavano a favorire la penetrazione del traffico in parchi e aree degne di
protezione, come la tangenzialina Gasparotto-Borri cancellata dall’amministrazione
Galimberti.
Va infatti ricordato, anche a chi oggi si lamenta e allora era rimasto silente, come l’intervento su via Selene fosse una delle alternative insieme all’intervento su via Piana di Luco, strada che si immette su viale Borri e che attraversa anch’essa il Plis, proposta più di dieci anni fa dal Comitato che si opponeva alla Gasparotto-Borri, questa sì di pesante impatto ambientale in un’area a rischio idrogeologico e dai costi enormi: oltre 18 milioni di euro per 760 metri di strada, mentre oggi si parla di circa 1 milione per una strada di circa 500 metri. Una differenza ambientale ed economica enorme!!
Vale anche ricordare come l’intervento sulla ex-malerba, con la realizzazione di un nuovo
supermercato, non sia una scelta dell’attuale maggioranza, ma della giunta Fontana di
allora, assessore all’urbanistica Binelli, come qualche esponente dell’attuale opposizione
finge di dimenticare, scelta che l’opposizione di allora, il PD e La Sinistra, contrastò, scelta
che oggi la giunta Galimberti con l’assessore Civati sono chiamati a governare e gestire al
meglio.
Oggi, a oltre 10 anni di distanza, possiamo considerare come sia più agevole intervenire su una strada sterrata a lato dell’autostrada, che non intervenire su una via come la Piana di Luco, lunga, tortuosa e innestata su un viale Borri già carico di traffico.
Per questo come PD di Varese condividiamo la scelta dell’amministrazione Galimberti, sicuri che l’intervento sarà in linea con l’attenzione all’ambiente che questa amministrazione ha dimostrato e dimostra di avere in ogni intervento, unita alla disponibilità al confronto quando questo sia su temi reali.
Per la segreteria cittadina del PD
Angelo Zappoli
(già consigliere comunale oppositore della Gasparotto-Borri)