Allarme scuola a Milano: mancano insegnanti di sostegno per bambini autistici

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MILANO, 13 settembre 2020-Secondo gli esponenti di ”Noi per l’Autismo” di Milano, associazione che comprende oltre 500 genitori lombardi iscritti alla pagina facebook, sono molte le mamme e i papà di alunni con autismo che lamentano di non avere ancora la copertura e la disponibilità di un insegnante di sostegno. E solo il 7 settembre il Comune di Milano ha avviato un nuovo bando per l’educativa, con l’esame che però si terrà solo il 30 settembre, quindi a didattica già avviata da diverse settimane. E si arriverà ad ottobre.

“Per i genitori degli alunni con autismo il rientro a scuola si è già trasformato in un altro incubo, forse peggiore di quello che hanno passato durante il lockdown: nuovamente abbandonati a loro stessi e senza il minimo sostegno né da parte del Comune né da parte della scuola o dal MIUR. Già dal primo giorno di scuola molti sono senza alcun sostegno e alcuni genitori con cui ho avuto modo di parlare via WhatsApp sono molto preoccupati.” dichiara Davide Soldani, Presidente di Noi per l’Autismo di Milano, che racconta che però questa volta non sono solo gli alunni con disabilità ad avere problemi “logistici”.

Per alcune scuole di Milano la situazione si è infatti complicata anche per molti genitori che hanno due o tre figli normodotati ma di differenti età.

“Ad esempio la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Italo Calvino di Milano ha emarginato gli alunni delle classi quinte in plessi più lontani escludendoli dal bacino di residenza, con orari di entrata e di uscita di impossibile gestione per i genitori che devono consegnare e ritirare anche altri figli -genitori che tra l’altro fortunatamente devono andare anche a lavorare e non possono stare a disposizione tutta la mattina a causa dell’orario ridotto.” continua Soldani, che ironicamente suggerisce alla Dirigente Scolastica e al MIUR di fornire ai genitori anche un teletrasporto.

Nell’esempio riportato da Soldani solo infatti le classi quinte sono state trasferite ben più lontano rispetto al bacino di residenza, precisamente da via Mattei al lontano plesso di via Sant’Uguzzone e alla Parrocchia Cristo Re, mentre tutte le altre classi sono sostanzialmente rimaste nel medesimo isolato, tra via Mattei e via Frigia, come doveva essere per tutti.
“Quello che sta attuando la Preside mi sembra un’esagerazione: molti genitori sono costretti perfino a prendere ferie per tentare di andare incontro alle disposizioni della scuola, ma la situazione è insostenibile. E infatti nelle chat di WhatsApp c’è già chi sta organizzando una sorta di picchetto di protesta davanti all’ufficio della Dirigente Scolastica.” conclude il Presidente di Noi per l’Autismo di Milano.