CASALE LITTA, 14 settembre 2020-Quale consigliere comunale e capogruppo del Gruppo consiliare di minoranza nel Comune di Casale Litta, ormai da tempo si verifica un annoso e periodico problema.
Si tratta di fuoriuscite di reflui fognari in frazione Villadosia, presso Via Davide Fè, che, in più occasioni, a causa di intasamento, tracimano dalle tombinature, finendo così nei campi e nei pressi di più abitazioni contigue ai suindicati impianti fognari.
Inoltre l’area della dispersione dei liquami ed esalazioni è utilizzata, continuativamente, per attività svolte da minori (gruppo boy-scout) e, pertanto, ciò può comportare problemi igienico-sanitari ai minori stessi ed ai loro familiari, oltre che, naturalmente, ai cittadini residenti.
Ciò è un pregiudizio sia per l’ambiente, sia per la privata proprietà: le attività agricole limitrofe e contigue a quest’area non ne traggono certo giovamento.
Basta vedere l’erba bruciata e come si presentano, oggi, le aree interessate. Che foraggio si può trarre, ai fini dell’alimentazione del bestiame?
Gli impianti tecnici che dovrebbero segnalare, per tempo, il problema esistono ancora, ma essi paiono essere stati disattivati, così che il “segnale” di tale “anomalia” è la persistenza, in pieno centro abitato e in maniera continua (giorno e notte, specie con temperature calde), di esalazioni che paiono essere oltre la normale tollerabilità.
In un periodo, poi, in cui aerare i locali è una delle misure atte a prevenire e/o mitigare la possibile diffusione, negli ambienti chiusi, del Covid-19.
I soggetti interessati (ossia Ente Locale e società di gestione del servizio idrico integrato, che ha in comodato d’uso gli impianti), come già anticipato, sono sempre stati formalmente informati al riguardo, ed in più occasioni (22 luglio 2017 e 24 maggio 2020).E’ stato chiesto loro la presa in considerazione e la valutazione di adeguate soluzioni tecniche e tecnologiche che permettano di mitigare, o risolvere, il periodico intasamento che viene a presentarsi.
Inoltre, sempre in tema di reflui fognari, continua a persistere la loro presenza, nonché quella di materiali vari (compresi quelli che sembrano fanghi), per una vasta area, nel reticolo idrico minore o RIM (quale bene demaniale comunale), sempre in frazione Villadosia.
Periodicamente poi, come già noto, tra Casale Litta e Mornago avvengono sversamenti di sostanze ignote nel Torrente Strona (collegato al RIM del nostro Ente Locale), che portano alla moria e/o al danneggiamento di fauna e flora e, pertanto, la questione potrebbe essere correlata alla presenza di terzi ignoti ed ai loro comportamenti, anche con riguardo al RIM ed allo sversamento oggi ancora presente.
A tal proposito il nostro Gruppo ha presentato una formale interrogazione al riguardo, poiché la bonifica è un atto dovuto (ai sensi dell’art. 452-terdecies c.p. e del D.Lgs. n. 152/20006 s.m.i.), come già era stato indicato dalle Autorità preposte, e non si comprende come mai l’Amministrazione in carica non abbia ancora presentato, per quanto a noi noto, formale denuncia nei confronti di ignoti.
Questo comportamento pare un’evidente contraddizione: è stata querelata la Minoranza per presunta diffamazione, ed in assenza dell’atto di indirizzo della Giunta, quando, in concreto, essa ha sempre e solo svolto la propria funzione pubblicistica di controllo (peraltro come risulta agli atti, con un’ampia produzione documentale al riguardo).
E poi la nostra Maggioranza sembra giri la testa dall’altra parte per fattispecie ben più gravi e ben documentate, visibili, ampiamente lesive degli interessi dell’Ente Locale, della sua finanza e dei cittadini che noi tutti consiglieri comunali rappresentiamo.
Basti ricordare l’attuale PGT viziato per la sua approvazione, da parte di un amministratore pubblico, in aperto conflitto di interessi (TAR Milano R.G. n. 330/2011), il cui ricorso notificato all’Ente pare non sia nemmeno conservato presso gli Uffici comunali, ma in mano ad un terzo soggetto noto; l’ingiustificato recesso dalla Convenzione di segreteria (Deliberazione Consiglio comunale n. 34 del 13/09/2016), in assenza del parere obbligatorio del Revisore dei Conti, ai sensi dell’art. 239 TUEL, che apprendeva di tale costosa ed ingiustificata scelta solo in epoca successiva; pertanto abbiamo avuto un segretario comunale, a tempo pieno, per due anni circa, per un Comune di circa 2.700 abitanti!; le numerose problematiche ed anomalie legate alla convenzione di lottizzazione del 2 luglio 2002, lasciata pure scadere; la (costosa e pericolosa) barriera di ritenuta stradale, in cemento armato e sassi, realizzata in Via Mulino, difforme alla EN 1317, al D.M. 18 febbraio 1992 n. 223 ed alle successive modifiche ed integrazioni (D.M. 21 giugno 2004), al D.M. n. 233 del 28 giugno 2011, nonché priva di marcatura CE; ed altre problematiche, di cui non mancherà occasione di parlarne.
Ci sono, poi, diversi cittadini che chiedono a noi (!) chi è l’Assessore all’Ambiente poiché, evidentemente, nessuno all’interno della Maggioranza pare realmente interessarsi a tali problemi ed alla loro soluzione.
Nemmeno chi è stato investito della carica, il quale, tuttavia, percepisce un’indennità di funzione al riguardo.
C’è da chiedersi, legittimamente, il perché di tutto ciò.
Specie oggi, in cui è in corso un’emergenza, anche sociale, ed il momento di tracciare un bilancio su quanto fino ad oggi fatto.
Avv.Nicola Turato
Consigliere comunale di “Uniti per cambiare”