Riaperto al traffico ferroviario il ponte San Michele sull’Adda

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Riaperto traffico ferroviario sull'Adda (Foto Claudio Furlan - LaPresse)

MILANO, 14 settembre 2020-È stato riaperto oggi al traffico ferroviario il ponte San Michele sull’Adda.

Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha completato la terza fase dei lavori in anticipo di circa due mesi rispetto al cronoprogramma.

Effettuato un sopralluogo sul ponte, presenti Claudia Terzi Assessore alle Infrastrutture e Trasporti di Regione Lombardia, Michele Pellegrini Sindaco di Calusco D’Adda, Gianpaolo Torchio Sindaco di Paderno D’Adda e per Rete Ferroviaria Italiana l’Amministratore Delegato Maurizio Gentile nonché Commissario per gli interventi di manutenzione straordinaria del ponte San Michele.

La riapertura prevede la conferma delle limitazioni esistenti prima della chiusura del ponte, nello specifico:

– il traffico stradale è consentito per i veicoli di peso non superiore a 3,5 tonnellate e con larghezza non superiore a 2,20 metri, a senso unico alternato, tutti i mezzi potranno viaggiare alla velocità massima di 20 km/h;

– il traffico ferroviario è consentito con un peso per asse superiore a 16 tonnellate (con specifiche deroghe per i convogli di nuova generazione Caravaggio e Donizetti), i treni potranno viaggiare alla velocità massima di 15 km/h.

Inoltre sarà prevista la circolazione alternata (non contemporanea) del traffico stradale e quello ferroviario.

Per le attività di cantiere (installazione ponteggi, sabbiatura, verniciatura, sigillatura profili accoppiati, centinaia di elementi metallici sostituiti/rinforzati) hanno lavorato 60 fra ingegneri, tecnici e operai di RFI e delle ditte appaltatrici. Complessivamente sono state circa 240 mila le ore di lavoro, distribuite su turni di 24 ore.

Il cantiere proseguirà con lo svolgimento delle attività residue relative al completamento della verniciatura del ponte, in corrispondenza delle parti d’opera che non interessano il traffico stradale e ferroviario.

L’importo complessivo dei lavori è di circa 21,6 milioni di euro, di cui 1,6 milioni finanziati da Regione Lombardia.