VARESE, 9 ottobre 2020-Tutto pronto per il derby con Cantú in programma domenica 11 al Palasport di Varese (diretta su Rai Sport Hd ed Europosport Player dalle 20.30). Partita sempre molto sentita dalle due tifoserie pur assenti dagli spalti per direttive governarnative in ambito sicurezza sanitaria.
Sulla partita si é espresso il coach Massimo Bulleri in vista di Openjobmetis Varese-Acqua S.Bernardo Cantù:
«La settimana di allenamenti è andata bene, è stata intensa; ho avuto grande disponibilità da parte dei ragazzi anche se ovviamente si è notata l’assenza di Ferrero. A tal proposito ci tengo a ringraziare Piccoli e Colombo che sono stati super. Per il resto ho visto da parte della squadra concentrazione ed impegno nell’eseguire tutte le richiesto che abbiamo fatto loro. Vediamo di concludere bene domani mattina in modo da arrivare nel migliore dei modi all’impegno di domenica. Le due partite disputate in Supercoppa contro l’Acqua S.Bernardo possono darci degli spunti interessanti, ma alla fine ogni gara fa storia a se, a maggior ragione quando si parla di derby. Cantù è una squadra con grandi margini di miglioramento visto che il loro roster è formato da ragazzi giovani, sia italiani che stranieri, ma anche da due veterani del nostro campionato come Smith e Leunen. Questo mix è molto interessante e sono convinto che il loro valore crescerà partita dopo partita. Il mio primo derby da allenatore? Cerco di approcciare ogni partita nello stesso modo, indipendentemente dalle emozioni che una partita come questa possa trasmettere. Ovviamente non è una partita come le altre, ma l’abbiamo preparata con la stessa lucidità con la quale abbiamo preparato le precedenti. Pancotto? Nutro nei suoi confronti una grande stima ed una profonda ammirazione per il percorso che ha fatto fino ad oggi. Quella di domenica, però, è una partita che esula da quello che è stato il passato e quello che sarà il futuro. Spero che la mia voglia di emergere, di affermarmi e di crescere possa in qualche modo colmare il gap che c’è tra il numero delle sue panchine e le mie».