MILANO, 22 ottobre 2020-“A marzo la Regione lasciò sole le RSA con i risultati drammatici che sappiamo. Da allora la Regione ha fatto delibere e circolari a iosa per RSA e disabilità, ma quasi tutto è rimasto sulla carta, e adesso che la curva del contagio si impenna nelle RSA sale l’affanno: dove sono le strutture di appoggio per gli ospiti Covid+ previste dalla Regione? Dove sono i medici specialisti a supporto previsti dalla Regione? Quanti sono i tamponi disponibili per il tracciamento degli anziani asintomatici? Ad aprile l’82% dei decessi Covid non era stato diagnosticato Covid: il tracciamento deve essere costante anche per gli ospiti, oltre che per il personale.
SERVE UN “PIANO RSA” CHIARO E CONCRETO, la Regione deve garantire alle RSA subito:
1) 5000 TAMPONI AL GIORNO PER POTER TESTARE REGOLARMENTE TUTTI GLI OSPITI;
2) STRUTTURE APPOSITE OVE LE RSA POSSANO ISOLARE I POSITIVI OVE NON POSSANO FARLO LORO;
3) SUPPORTO DI MEDICI SPECIALISTI DA OSPEDALE A RSA SENZA FORMALITÀ BUROCRATICHE;
4) UNA CABINA DI REGIA ANTI-COVID PER RSA E DISABILITÀ IN REGIONE.
Da ultimo, ma fondamentale: la Regione ha in tasca più di 60 milioni di contributi non versati alle RSA a causa dei posti letto rimasti vuoti: li trasferisca subito ai parenti e ai gestori per sostenere l’assistenza agli anziani. È tutto urgente: abbiamo già dimenticato il dramma dei mesi scorsi?!”
Lo ha affermato il Vice Presidente del Consiglio Regionale Carlo Borghetti, oggi, nel corso di una conferenza stampa sul tema sanitario organizzata dal Pd Metropolitano.