“Cultura e Salute. Connessi per accorciare le distanze”, evento online per le Giornate digitali svizzere 2020

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LUGANO, 28 ottobre 2020-Martedì 3 novembre, dalle 17 alle 19, si terrà in diretta streaming l’evento “Cultura e Salute. Connessi per accorciare le distanze”, che si propone quale momento di confronto e di riflessione sul ruolo della cultura ai tempi della pandemia.
Questa iniziativa, promossa dalla Città in collaborazione con Fondazione IBSA, si inserisce nel programma delle Giornate digitali svizzere 2020, coordinate per Lugano da Lugano Living Lab.
“Cultura e Salute. Connessi per accorciare le distanze” è un evento digitale promosso dalla Città di Lugano e da Fondazione IBSA nell’ambito del progetto Cultura e Salute, che intende favorire il confronto sul ruolo della cultura ai tempi del Covid-19, grazie alla presenza di relatori internazionali. L’evento, che si inserisce nel programma delle “Giornate digitali svizzere 2020” coordinate per Lugano da Lugano Living Lab, è previsto martedì 3 novembre 2020, dalle 17 alle 19, in diretta streaming in inglese, all’indirizzo https://youtu.be/ivrjR9eXm2k
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha messo in evidenza il ruolo della cultura quale importante strumento di sostegno emotivo e psicologico in un contesto di crisi. La cultura si è rivelata una risorsa vitale per la salute e il benessere individuale e collettivo, anche durante il lockdown. Senza l’offerta culturale che ha animato i mesi di confinamento forzato tramite i canali digitali e i supporti tradizionali (libri, dischi, DVD, ecc.), i costi psicologici e di coesione sociale sarebbero stati infatti ben più rilevanti.
Per la prima volta nella storia, tutti i principali luoghi della cultura – musei, teatri, biblioteche, cinema, ma anche centri culturali indipendenti e spazi non tradizionali di fruizione culturale – sono stati chiusi, e in alcuni casi continuano a esserlo, in tutto il mondo, ponendo la cultura davanti a una doppia sfida: da un lato, la necessità di immaginare nuovi modelli di fruizione culturale, capaci di garantire la sostenibilità economica e la continuità lavorativa degli operatori; dall’altro, confrontarsi con nuove forme di produzione e partecipazione indiretta, in un contesto in cui le interazioni sociali sono state improvvisamente interrotte e messe in pausa.
In poco più di tre mesi si è attuata una cesura nettissima, amplificata dalla crisi economica che segue la pandemia, che richiede di ripensarsi e mettere in discussione meccanismi consolidati a vantaggio di operatori locali e di una comunità, che anche attraverso il digitale, è sempre più fluida, sia nel contatto che nel confronto.
A tutto questo e a molto altro è dedicata “Cultura e Salute. Connessi per accorciare le distanze” che ha invitato a riflettere sul tema alcuni ospiti di livello nazionale e internazionale a confrontarsi sul tema della nuova produzione culturale digitale ai tempi della pandemia.
Saranno con noi:
Philippe Kern, fondatore e amministratore delegato di KEA European Affairs, mostrerà il valore dell’investimento culturale e la necessità di includere la cultura nelle politiche per la ripresa, presentando il Manifesto for a Modern Cultural Policy promosso da KEA.
Anne Torreggiani, chief executive di The Audience Agency e co-direttore del The Centre for Cultural Value, si soffermerà sull’impatto della pandemia e sulle modalità di coinvolgimento dei pubblici, provando a individuare nuovi profili e comportamenti, alla luce del ruolo sempre più rilevante giocato dal digitale nelle forme di produzione e consumo di cultura, sulla rilevanza della qualità della partecipazione culturale.
Philippe Bischof, direttore della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, realtà nata nel 1939 che promuove progetti culturali svizzeri in oltre 100 paesi nel mondo, si focalizzerà sulle conseguenze della crisi attuale nel contesto svizzero oltre che sui nuovi progetti che sono stati generati dalle difficoltà.
Con il prezioso contributo di Catterina Seia, vice-presidente di Fondazione Fitzcarraldo e fondatrice del Cultural Welfare Center, coordineranno il dialogo Luigi Di Corato, direttore della Divisione cultura della Città di Lugano, e Silvia Misiti, direttore di Fondazione IBSA, promotori del progetto pluriennale “Cultura e Salute”.
“Il ruolo sociale della cultura è sempre più importante e strategico, soprattutto in momenti delicati come quello che stiamo vivendo oggi – ha dichiarato Roberto Badaracco, capo Dicastero cultura sport ed eventi di Lugano – e il progetto Cultura e Salute ne è la prova. Siamo molto orgogliosi di questa nuova alleanza e delle iniziative che abbiamo favorito, anche in risposta alla pandemia come il sito web www.culturaesalute.ch. L’incontro del 3 novembre sarà un importante momento di confronto di portata internazionale che ci aiuterà a navigare questo momento di incertezza sui temi del rapporto tra cultura e produzione digitale per un futuro all‘insegna della sostenibilità, del benessere e della qualità di vita”.
Una testimonianza tangibile di questa vitalità nella produzione culturale è offerta dalla piattaforma “Cultura e Salute”, Connessi per accorciare le distanze”, lanciata a maggio dalla Città di Lugano e da Fondazione IBSA con l’intento di dare valore a quell’arte che migliora il benessere fisico e mentale di persone e comunità. La relazione tra Cultura e Salute è stata sancita anche dall’Organizzazione mondiale della sanità con il Report del 2019.
culturaesalute.ch, creato in collaborazione con SUPSI-Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, raccoglie e restituisce una selezione dell’offerta culturale svizzera e internazionale, nata in reazione alle chiusure causate dalla pandemia. In considerazione di questa grande spinta verso l’online, per il settore culturale sarà fondamentale non disperdere questo bagaglio di esperienze, considerando che lo sviluppo digitale efficace richiede risorse e competenze.
Per ulteriori informazioni sull’evento si rimanda al link