GALLARATE, 30 ottobre 2020-La Guardia di Finanza di Gallarate ha sequestrato un imponente quantitativo di profumi taroccati, denaro contante ed un autovettura, denunciando due soggetti per ricettazione ed introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.
Durante l’attività di controllo del territorio, l’attenzione degli agenti e dei militari è ricaduta su due soggetti che si trovavano fermi all’esterno delle rispettive autovetture in un parcheggio di Gallarate ed in particolare sull’abitacolo di una di queste, dal quale si intravedeva una scatola di cartone semiaperta, contenente diverse confezioni di profumo, riportanti i marchi di diversi e noti brand della moda.
Considerando sospette le dichiarazioni rese ed i precedenti di polizia per ricettazione di uno dei due soggetti, gli agenti procedevano alla perquisizione personale e locale dei mezzi, all’interno dei quali venivano rinvenute e sequestrate altre scatole con all’interno oltre 150 confezioni di profumi di molteplici e prestigiose marche che non rispettavano i canoni di confezionamento ed etichettatura dei prodotti originali, numerosi documenti e manoscritti indicanti rendiconti di vendita ed acquisto di profumi, ed oltre 3500 euro in contanti, provento dell’attività di vendita illecita.
In seguito alle preliminari indagini eseguite, gli operanti individuavano un magazzino di stoccaggio ove venivano rinvenute scatole contenenti oltre 1700 confezioni di profumo della stessa specie di quelli presenti sugli autoveicoli.
Al termine dell’operazione, sono stati complessivamente sequestrati circa 2000 prodotti contraffatti dal valore di mercato superiore ai 100.000 euro, denaro per oltre 3500 euro e un’autovettura costantemente utilizzata per il trasporto della merce illecita.
La attività a contrasto della commercializzazione di prodotti contraffatti e non sicuri sono volte non solo alla tutela della salute dei cittadini consumatori, ma anche a garanzia della leale concorrenza e del corretto funzionamento del libero mercato e delle imprese che rispettano le regole, soprattutto in questo delicato periodo di emergenza epidemiologica.