VARESE, 2 dicembre 2020 – E’ accaduto, in alcuni casi, che operatori sanitari con sintomi riconducibili al Covid siano stati posti in isolamento domiciliare e non abbiano potuto effettuare subito il tampone a causa della situazione di difficoltà nello svolgimento di tali accertamenti. In tali circostanze, molto spesso, il datore di lavoro, anziché effettuare la segnalazione del possibile infortunio all’Inail, si è limitato a porre il lavoratore in malattia.
Alcune vicende simili sono state affrontate dal Patronato Epaca di Coldiretti, convenzionato con il Nursind (Sindacato delle Professioni Infermieristiche), ed è stata richiesta all’Inail la tutela retroattiva sin dal primo periodo di assenza dal lavoro in quanto i sintomi erano assolutamente riconducibili all’infezione da coronavirus; l’Inail ha accolto questa tipologia di segnalazioni consentendo al lavoratore di recuperare anche la parte economica che, in caso di malattia, non viene riconosciuta.
Inoltre, nel malaugurato caso in cui dovessero insorgere complicanze anche future collegabili all’infezione, avendo ottenuto il riconoscimento dell’infortunio sul lavoro, potrà legittimamente richiedere altresì l’erogazione dell’indennizzo derivante dal danno biologico conseguente.
Con la circolare n. 13 del 3 aprile 2020 la Direzione Generale Inail ha disposto nello specifico che “Nell’attuale situazione pandemica, l’ambito della tutela riguarda innanzitutto gli operatori sanitari esposti a un elevato rischio di contagio, aggravato fino a diventare specifico. Per tali operatori vige, quindi, la presunzione semplice di origine professionale, considerata appunto la elevatissima probabilità che gli operatori sanitari vengano a contatto con il nuovo coronavirus”.
E’ assolutamente chiaro quindi che, in presenza di soggetti che svolgono la professione sanitaria e contraggono il virus, sussiste il diritto al riconoscimento dell’infortunio sul lavoro e, qualora permangano situazioni di danno permanente, il diritto al riconoscimento del danno biologico conseguente.
Il Patronato Epaca di Coldiretti è presente anche a Varese nella sede di via Piave 9. Per un appuntamento è possibile contattare il numero 0332.291111 o la mail epaca.va@coldiretti.it.