Parte da Varese l’iniziativa di un Esposto alla Procura della Repubblica contro il nuovo Dpcm: promotori Angei e Mansori

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Stefano Angei e Simone Mansori

VARESE, 15 dicembre 2020- di GIANNI BERALDO-

«Le cose sono due: o i provvedimenti messi in atto dal Governo sono illegittimi e quindi possono essere impugnati, oppure vi è un ampio vuoto normativo; questo sarebbe ancora più preoccupante».

Non utilizza frasi retoriche e nemmeno quell’enfasi politica come ci si potrebbe attendere dal laureando in Giurisprudenza il varesino  Stefano Angei (politico molto attivo della Lega), che questa mattina ha convocato la stampa davanti al Tribunale di Varese, in compagnia del Dottore in Legge e praticante Simone Mansori, ponendo l’attenzione sul decreto Legge n.158 del 2 dicembre 2020 che -secondo loro- può in qualche modo costituire un atto di illegalità, incostituzionalità e ingiustizia.

Facilitando il lettore, nel caso specifico stiamo parlando del tanto discusso recente Dpcm il quale, tra i vari punti, vieta di spostarsi da un Comune all’altro causa emergenza sanitaria.

Stefano Angei

Provvedimento in effetti discutibile in quanto non prevede la possibilità di raggiungere nemmeno un paese vicino o vicinissimo, come in molti casi verificabile pure nel nostro territorio.

D’altronde l’Italia è il paese dei Mille (e oltre) Comuni, spesso divisi solo da una striscia di terreno o da una semplice indicazione stradale che ne segna i confini.

Insomma difficile applicare questa legge senza tenere conto di alcuni fattori logistici e affettivi.

Basti pensare ad esempio ad un ricongiungimento parentale (soprattutto in questo periodo natalizio) dove un parente o congiunto dista a qualche chilometro dall’altro ma con questo Dpcm impossibilitati a incontrarsi.

Per questo motivo e altro ancora Angei e Mansori oggi hanno presentato un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica invitando tutti i cittadini a farlo richiedendolo tramite email appositamente creata dai promotori al seguente indirizzo: legge.giusta. varese@gmail.com).

«Tramite questa mail i cittadini potranno scriverci, a questo punto noi invieremo loro una copia dell’esposto che si potrà compilare seguendo la procedura descritta-sottolinea Angei-Una colta compilato si potrà consegnare direttamente in qualsia Procura della Repubblica. Speriamo che un movimento pacifico come questo possa riaccendere nuovamente la discussione portando a delle risposte concrete dissipando ogni dubbio».

Simone Mansori

I promotori si dicono ovviamente ligi alle regole e comportamenti dettai da esigenze emergenziali, ma il fatto che ledere alcuni diritti fondamentali come quello della salute, penalizzi un altro diritto fondamentale come quello della libertà dei singoli cittadini, allora  le cose non vanno più bene. Insomma un diritto non può annullare l’altro con a scusa della emergenza sanitaria.

Di violazione dei dettami costituzionali ne parla anche Mansori « nel caso specifico si parla della violazione della libertà individuale e tutte quelle libertà sancite dai padri costituenti e attualmente fondamento di ciò che e la nostra Repubblica. Oltre a questo il nostro intento è spingere la Procura ad aprire a maggiori valutazioni in riferimento a eventuali profili penali delle condotte come ad esempio l’abuso di ufficio compreso nell’ultimo dpcm causando danni a tutta la popolazione».

E così si entra pure nella sfera di un eventuale procedimento penale per il quali nutriamo forti dubbi possa concretizzarsi, considerato che la Procura della Repubblica dovrebbe metterlo in atto nei confronti del Governo.

Entrambi evidenziano comunque la drammaticità di questi momenti con la provincia di Varese tra le più colpite da questa seconda ondata, ciò non toglie che la soluzione possa essere diversa rispetto a quanto deciso nell’ultimo Dpcm.

I due attivisti in realtà non indicano delle soluzioni alternative ma almeno rivedere i meccanismi istituzionali e un sistema legislativo che metta al centro il Parlamento «Organo che legifera e dove vige il principio di separatezza dei poteri, oltre a rappresentare i singoli cittadini che hanno eletto i propri rappresentanti. Invece qui stiamo assistendo ad un Esecutivo che sta operando in maniera impropria rispetto al Parlamento», chiosa Angei.

Ora vedremo se l’appello dei due promotori varesini troverà riscontro tra i cittadini.

direttore@varese7press.it