VARESE, 7 gennaio 2021-Le immagini di Washington fanno male al cuore.
Gli Stati Uniti infatti sono per definizione LA democrazia.
E oggi questa identità tra un Paese e un valore è messa in discussione dalle parole folli di un Presidente senza vergogna e dagli atti violenti di persone che sono state nutrite per anni dalla violenza verbale del populismo.
La violenza verbale chiama la violenza fisica.
L’odio in rete porta alle sommosse di piazza.
Il mancato rispetto degli avversari porta all’aggressione.
Il populismo violento non è solo quello di Donald Trump. Ma vederlo in azione in America fa più male perché noi vogliamo bene agli Stati Uniti, perché noi dobbiamo molto ai nostri fratelli d’Oltreoceano e perché una generazione di americani ha dato la vita per salvarci dal fascismo e dal nazismo. Quando ero sindaco, ogni tanto andavo al cimitero dei Falciani, vicino Firenze, dove un’immensa distesa di verde accoglie le salme dei soldati americani morti nella seconda guerra mondiale. Andavo lì solo per dire un grazie silenzioso. Perché per la nostra democrazia gli americani hanno dato tutto, persino la vita.
Oggi tocca a noi dire che la democrazia americana è un valore che non si tocca.
Dire che il comportamento di Trump è folle (e i primi a dirlo chiaro dovrebbero essere i suoi fan italiani, ancora troppo reticenti sull’argomento).
Dire che il Presidente Biden avrà l’appoggio e il sostegno di tutti per riportare la normalità a Washington. Joe Biden è l’uomo giusto per stile, carisma, autorevolezza, storia, empatia.
Dire che l’amicizia tra Stati Uniti e Italia è indissolubile. Per sempre.
Qualche breve pensierino, prima di chiudere:
Ieri, prima dell’assalto al Campidoglio, alcuni profili trumpiani hanno accusato Obama e il sottoscritto di “orchestrare” campagne contro Trump. Siamo alla follia totale. I responsabili di queste menzogne hanno ricevuto il pardon – una sorta di grazia – da Trump qualche settimana fa. Sto cercando con i miei avvocati di chiedere comunque di portare questi signori davanti alla giustizia italiana. Quello che dicono di me è folle: ci mancava giusto che mi accusassero di complotti internazionali. Ma ancora più grave è che questi signori la facciano franca.
Voglio dire ai ragazzi: capite che quando uno difende le forme della democrazia, il rispetto della separazione dei poteri, l’attribuzione corretta delle deleghe, il rispetto delle liturgie democratiche non sta perdendo tempo. Sta facendo POLITICA contro il POPULISMO. Salvare la democrazia richiede piccoli sforzi quotidiani ed è un esercizio nobile: ma riguarda tutti. Non riducete mai la democrazia a un reality show. E ho deciso che la terza scuola di formazione politica di MERITARE L’ITALIA – che si terrà questa estate a Ponte di Legno, nel profondo Nord – sarà dedicata proprio a questo, “DEMOCRAZIA vs POPULISMO“. È la scuola di formazione degli Under30 (link qui per chiedere info e qui per dare un contributo, NDR) e quest’anno la dedicheremo alla difesa dei nostri valori, contro chi acquista consenso sull’odio verso gli avversari e con il populismo. Come Trump.