Ci scrivono: “Gestisco una grande palestra di arrampicata, disciplina dove contagiarsi è difficile: perchè chiudere?”

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VARESE, 22 gennaio 2021- Gentilissimi buongiorno,
mi chiamo Marco Paco dell’Aquila e sono gestore della palestra di arrampicata più grande d’Italia, sita in Milano (Rockspot). 

Vorrei sottoporvi all’attenzione una petizione (http://chng.it/Dd4gjmC2) per chiedere la riapertura delle palestre di arrampicata, da me lanciata e condivisa ormai da tutte le palestre di riferimento in Italia.

Le nostre motivazioni per le quali non siamo d’accordo sulla chiusura di tali strutture sono principalmente queste:

Disponiamo di spazi enormi, sia a terra (tra i 1000 e i 5000 mq) sia come altezze (tra i 12 e 20 metri).

L’arrampicata non è uno sport di contatto e non è uno sport di gruppo. 

Non si ha notizia di alcun focolaio Covid partito e sviluppato in una palestra di arrampicata.

L’attività dell’arrampicata, a differenza di tutte le attività cardio fitness svolte nelle palestre classiche, non è un’attività altamente impegnativa dal punto di vista cardio/respiratorio, come il tapis roullant, la cyclette, lo spinning, lo step, l’ ellittica, ecc., che spesso utilizzano attrezzi anche molto vicini tra loro.

In arrampicata, lo sforzo fisico, con il conseguente aumento del ritmo cardio/respiratorio avviene a diversi metri da terra, distante sia dal proprio compagno (si arrampica in 2)  sia da eventuali altri arrampicatori presenti in parete, che non possono per questioni di sicurezza impegnare linee di arrampicata vicine a quelle già occupate. Esiste da sempre la regola di mantenere una distanza non inferiore ai tre metri tra gli arrampicatori in parete proprio perché in caso di caduta il rischio sarebbe quello di impattare l’uno sull’altro.

Come ho scritto nella petizione, l’attività dell’arrampicata è caratterizzata per sua natura dalla distanza interpersonale la quale è sempre (stata) capillarmente controllata e regolamentata dal personale presente in sala, ai fini della sicurezza di tutti gli utenti.

Quindi, immaginatevi spazi enormi, attrezzati principalmente sulle pareti portanti perimetrali di questi capannoni industriali dai soffitti molto alti, dove gli utenti a terra indossano sempre la mascherina. Tutti uniformemente distribuiti sulle loro linee di arrampicata, distanziati e sempre protetti.

La palestra Rockspot dispone di 3000 mq di spazio a terra e altrettanti 3000 mq di spazio verticale (pareti)  con circa 400 linee di arrampicata disponibili.

Dati alla mano , nei picchi di massima affluenza siamo sempre riusciti a garantire un minimo di 15 mq a persona a terra!

Nel frattempo si assiste ovunque ad assembramenti incontrollati in autobus, negozi, centri commerciali e in tutti quei luoghi rimasti aperti, dove non esiste la minima possibilità di rispettare le distanze interpersonali, né di poter essere eventualmente tracciati.

Per altri dettagli vi invito a visionare il testo completo della petizione oltre alla nostre pagine internet e FB.

Grazie per l’attenzione 

Marco Paco dell’Aquila
Sportclimbing Srl (Rockspot)
www.rockspot.it

www.facebook.com/R0CKSP0T

Petizione
http://chng.it/Dd4gjmC2