Probabile “terza ondata” Covid 19, Magnone (Anaao-Assomed): “Ognuno faccia la propria parte per contenere il diffondersi dell’infezione”

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Addio alle mascherine anche al chiuso ( foto ANSA / ETTORE FERRARI)

VARESE, 25 febbraio 2021 – L’istituzione di “zone rosse” mitigate e “zone arancioni” rafforzate da parte di Regione Lombardia dimostra l’acuirsi della situazione COVID, specialmente nella parte Est della regione. Gli ospedali della provincia di Brescia e delle immediate vicinanze sono da settimane in sofferenza, i pazienti sono frequentemente spostati altrove e le attività ordinarie NO COVID stanno attraversando un periodo critico.

Per questo motivo, ANAAO-ASSOMED Lombardia chiede ai cittadini, alla Regione e alle direzioni strategiche di aumentare l’impegno e l’incisività per dare un contributo decisivo alla lotta contro Covid-19. Come già in ottobre, il sindacato dei medici e dirigenti ospedalieri rivolge il proprio appello ai cittadini e alle istituzioni tramite le parole di Stefano Magnone, Segretario regionale di Anaao Lombardia“Ognuno faccia la propria parte per mitigare il più possibile e contenere il diffondersi dell’infezione. Purtroppo i comportamenti individuali non sono un dettaglio, ma costituiscono un elemento fondamentale per aiutarci a controllare la pandemia. Non bastano i provvedimenti restrittivi che impattano su libertà individuali ed economia, se non sono seguiti dall’adesione di tutti i cittadini.”

Stefano Magnone

 Per contrastare la diffusione della pandemia, e quindi arginare la possibilità di sviluppo di una “terza ondata”, l’apporto dei singoli necessita del sostegno della Regione e delle istituzioni sanitarie lombarde, chiamate ora a dimostrare maggiore impegno nel reclutamento del personale, che deve essere formato preliminarmente – specie se non ricopre ruoli specialistici inerenti la gestione di Covid-19. Ciò va fatto senza comunque trascurare gli altri problemi e le altre patologie curate negli ospedali del territorio.

“A questo appello – prosegue il dott. Magnone – aggiungiamo la richiesta a Regione Lombardia e a tutte le Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale di fare il massimo sforzo per assumere il maggior numero di medici e dirigenti sanitari per fronteggiare la pandemia e la campagna vaccinale, senza dimenticare i pazienti NO COVID. Noi abbiamo già dato e stiamo dando il massimo, ma senza rinforzi ulteriori il sistema non può reggere.”