A Viggiu’ vaccinazioni a ciclo continuo grazie allo sforzo collettivo di medici e infermieri

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VIGGIU’, 28 febbraio 2021-Si riconoscono per il camice protettivo azzurro che indossano.
Sono i 19 medici e infermieri dell’ASST Sette Laghi che da ieri mattina, coordinati dalla Dott.ssa Augusta Diani, Responsabile aziendale per le Vaccinazioni,  sono impegnati in prima linea nel centro vaccinale di Viggiù. 
Il loro compito è infatti quello di somministrare il prezioso farmaco: registrano i vaccinandi, raccolgono l’anamnesi e poi li vaccinano.
Ieri ne hanno vaccinati 460, oggi ne sono in programma 610. Lunedì almeno altrettanti.
Nelle retrovie però ci sono anche farmacisti, autisti e magazzinieri, impegnati a preparare le dosi da somministrare e a consegnarle nella palestra di Viggiù, oltre a gestire le scorte di dispositivi di protezione individuale.
Un impegno importante, sia sul fronte dell’organizzazione sia del personale coinvolto, che si somma agli sforzi già in atto, tra i quali l’attività della sede vaccinale varesina, impegnata anche oggi nella vaccinazione degli over 80 e, da domani, anche delle sedi di Luino, Angera e Tradate.
Ogni giorno di più constato lo straordinario impegno, anzi l’abnegazione del nostro personale, che sta facendo fronte all’emergenza una sfida dopo l’altra, spesso una contemporaneamente all’altra, con ordine ed efficienza. – tiene a sottolineare il DG dell’ASST Sette Laghi, Gianni Bonelli  Mentre nei reparti stiamo offrendo assistenza ad oltre 220 degenti covid positivi, senza soluzione di continuità tra la seconda e la terza ondata, mentre è in corso uno sforzo straordinario per mantenere al massimo l’attività chirurgica, mentre il nostro Laboratorio processa migliaia di tamponi ogni giorno individuando le varianti e studiandole, mentre la campagna vaccinale anticovid ci ha portato tra i primi ospedali lombardi per numero di dosi somministrate, mentre accade tutto questo e molto altro, grazie a questi straordinari professionisti possiamo essere presenti da protagonisti anche a Viggiù, dove da ieri si combatte un’altra battaglia decisiva contro il Covid. Dire grazie è poco, esserne orgoglioso è il minimo“. 

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