VARESE, 5 aprile 2021-Il libro è anche cosa, oggetto. In quanto cosa, però, dilata la sua presenza nello spazio e nel tempo. Nello spazio il libro si sposta, da un tavolino alla camera da letto, dal bagno alla cucina: il suo luogo è la casa.
Un saggio interessante intitolato ”Il libro é quella cosa” di Nicola Gardini edito da Garzanti
Ogni libro, poi, richiama intorno a sé l’esserci di una biblioteca, pur se di un libro soltanto. Nel tempo, il libro è una promessa. È un progetto, una aspettativa. Non letto, sempre chiuso, è presente come eventualità. Già letto, diventa un ricordo: raccoglie in sé una parte della nostra vita. Un libro non è un contenitore, né una semplice copia: ogni libro è individuo, ha una storia, significa con la sua sola presenza. Non aperto, ogni libro in sé è perfetto e concluso, come un ideale. Come un ideale, aperto ci proietta nel mondo e, soprattutto, porta il mondo dentro casa nostra. Nella lettura solitaria, entriamo in contatto con storie e personaggi, con gli altri lettori. I libri sono fiori sparsi per casa. Sono materiale per le dita, fruscio per le orecchie, odore per l’olfatto. Viaggiano, si perdono, richiedono cura: come un neonato. Infine viene la lettura. Essa è un’arte: richiede di leggere e, a dispetto del mondo, esser consapevoli di leggere. Richiede padronanza e controllo dei propri movimenti, come la danza, come la musica. Ogni lettura è una creazione…
Scrivere un libro riguardo ai libri stessi è il tentativo del latinista e professore universitario Nicola Gardini. Le caratteristiche peculiari e suggestive dei libri, in quanto oggetti individuali da comprare, possedere e collezionare, sono presentate in una raccolta di aforismi molto brevi, che tratteggiano emozioni comuni e aneddoti personali. La scrittura è immaginifica, suggestiva e – nell’intenzione – poetica; seppure essa scivoli a volte in toni laconici ed assertivi. La scelta stilistica è volta, poeticamente, a stimolare nel lettore fantasia, introspezione o sforzo d’immedesimazione; tuttavia il rischio in cui si incorre è di lasciare tanto al non detto da non dire nulla, o almeno nulla di più di quel che un collezionista di soprammobili potrebbe dire di essi. Non serve essere bibliofili per concordare con l’autore sul fascino della lettura e del collezionare libri, o sulla significatività di un libro posseduto anche quando non letto: è un’esperienza comune e ben nota. Proprio per questo l’opera di Gardini rischia di essere efficace soltanto come conferma e conforto. D’altra parte, per chi non sia già appassionato e affascinato dai libri, il tono perentorio di alcuni aforismi può risultare poco comprensibile e poco attraente. Ciò detto, Il libro è quella cosa è una raccolta di frasi di agevole lettura e dalla simpatia facile, gradevole nella prosa e nella composizione. (pubblicazione autorizzaat tratta da mangialibri.com)