VARESE, 10 aprile 2021- di GIANNI BERALDO-
‘Nel Decreto Sostegni per l’ennesima volta i lavoratori stagionali dell’agricoltura sono stati esclusi da ogni tipo di ristoro’, così recita l’incipit del volantino distribuito da una folta rappresentanza di lavoratori presenti questa mattina al presidio organizzato dalla Cisl Fai, Cgil Flai e UilA, davanti alla prefettura varesina.
Appuntamento a carattere nazionale con presidi davanti a tutte le Prefetture.
Crisi che non risparmia nemmeno la provincia di Varese la quale, pur non essendo a vocazione agricola come potrebbero essere altri territorio lombardi, interessa comunque centinaia di lavoratori suddivisi in diversi comparti che riflettono una moltitudine di attività sempre afferenti al settore agricolo (un esempio: agli apicoltori).
Sono circa 3000 i lavoratori impegnati nel settore agricolo provinciale che nell’ultimo anno hanno perso una media del 20% delle ore lavorate «come se avesse chiuso una media industria in maniera silenziosa, senza fare rumore-dice Vincenzo Nisi segretario Cisl Fai dei Laghi- Ovvio che da parte nostra l’attenzione sia riposta principalmente su questo tema».
Nisi evidenza come i voucher siano solo «un sistema diverso per togliere tutele al lavoratore».
Vincenzi il quale, insieme a Angela Marra segretaria Fia Cgil (al presidio era preente pure Stefania Filetti, Segretaria provinciale Cgil) questa mattina é stato ricevuto dal Prefetto Dario Caputo sempre molto attento e disponibile quando si parla di temi lavorativi e di lavoratori nello specifico.
VINCENZO NISI
«Il prefetto é stato molto sensibile alle nostre richieste così come molto attento alle problematiche del territorio, certamente non immune a questo tipo di problema», chiosa Vincenzi.
Prefetto Caputo che al termine dell’incontro ha promesso di presentare la prossima settimana al Governo, le istanze e rivendicazioni espresse dai rappresentanti sindacali.
Tra le rivendicazioni a livello nazionale i sindacati chiedono un bonus per gli stagionali dell’agricoltura e la sua compatibilitá con il reddito di emergenza, oltre a una interessante e innovativa ‘clausola sulla condizionabilità sociale’ nella politica agricola (PAC), ossia che i contributi europei a questo settore vadano solo agli imprenditori che rispettano i contratti di lavoro e leggi sociali.
ANGELA MARRA
Poi un focus su contratti provinciali con il loro rinnovo immediato visto che le trattative sono bloccate quasi in tutta Italia.
Rinnovo del quale ce ne parla Angela Marra «vorremmo che venisse chiuso nel miglior modo possibile integrando pure gli arretrati calcolando il grave ritardo con cui si rinnoveranno i contratti. Ora si spera che questi soldi vengano erogati in tempi brevissimi visto la situazione precaria di tutti i lavoratori».
In effetti il comparto agricolo viene poco menzionato nelle trattative governative nonostante l’importanza di tutto il settore, comprendente una filiera rilevante oggi anch’essa in crisi.
Ora bisogna intervenire al più presto prima che le cose possano peggiorare con il rischio di far cadere nel baratro economico, sociale e psicologico moltissimi lavoratori.