VARESE, 19 aprile 2021-Più di 20.400 interventi tra visite e monitoraggi telefonici, di cui 2.800 domiciliari, per un totale di oltre 53.000 ore lavorate . E’, in sintesi, il bilancio dell’attività dei medici USCA dell’ATS Insubria nei primi tre mesi del 2021.
Le Unità Speciali di Continuità Assistenziale sono state istituite a seguito della DGR n. XI/2986 del 23.03.2020 e progressivamente incrementate sulla base della popolazione afferente, di criteri dei prevalenza di casi covid positivi nelle diverse aree territoriali e tra i Medici di Prima Assistenza, con la conseguente quarantena e necessità di riorganizzazione per la continuità dell’attività assistenziale. Oltre alle USCA territoriali, è stata istituita l’USCA Insubria, una struttura sovra territoriale che fornisce sostegno alle USCA territoriali in base all’andamento della pandemia. La presenza dell’USCA Insubria ha favorito la gestione dinamica delle risorse in base alle esigenze del territorio, andando a potenziare le zone in cui era preponderante la richiesta territoriale, fornendo supporto alle attività diagnostiche (ecografia toracica), ai tamponi su pazienti positivi e contatti, al progetto di telemedicina ed alle campagne di screening.
Ad oggi, i medici operanti nelle USCA sono 98 per un numero di 28 punti erogazione/medico.
Le loro funzioni sono principalmente rivolte alle cure al domicilio per pazienti COVID (dimessi dalle strutture ospedaliere o mai ricoverati) con bisogni di assistenza compatibili con la permanenza al domicilio e per la cura al domicilio di pazienti con sintomatologia simil influenzale, di cui non è nota l’eventuale positività.
L’intervento delle USCA è, di norma, attivato dal Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta.
Nell’ATS Insubria è attiva una USCA Sociale, composta da assistenti sociali che affiancano le USCA per le attività di propria competenza.