CINISELLO BALSAMO, 4 maggio 2021-Una vettura che permetterà il trasporto dei malati per seguire le terapie oncologiche, ma anche delle persone che hanno difficoltà a recarsi nei centri di vaccinazione contro il Covid o per sottoporsi al tampone. Di notte, inoltre, sarà in uso all’unità di strada per soccorrere i senza tetto.
A tutto questo servirà la Fiat Qubo donata quest’oggi, martedì 4 maggio, dall’associazione Cancro Primo Aiuto al Comitato di Cinisello Balsamo della Croce Rossa Italiana. A consegnare le chiavi, presso la concessionaria Penati di Casatenovo, a Valter Gian Battista Riva e a Laura Re, rispettivamente presidente e vice del Comitato della CRI di Cinisello, erano presenti l’amministratore delegato della Onlus, Flavio Ferrari, il presidente vicario, Lorenzo Riva, e il consigliere, nonché sponsor dell’iniziativa con la sua azienda Schooner Viaggi, Franco Vismara.
«L’auto che ci viene regalata oggi sarà adibita ai servizi sociali – ha spiegato Valter Riva – Certo per portare i malati oncologici che non hanno un mezzo di trasporto proprio all’ospedale dove devono seguire le terapie prescritte, ma, in tempi di Covid, anche per consentire di sottoporsi al controllo dei tamponi o per potersi vaccinare». Di sera, invece, la macchina sarà in uso all’unità di strada. «L’area coperta da questo servizio spazia dalla Brianza alla Stazione Centrale di Milano – continua il presidente della CRI di Cinisello – Ogni notte vengono seguiti circa 160 senza tetto per dare assistenza e fornire loro il necessario, da una coperta a un kit per lavarsi».
Sono tante le urgenze sanitarie del territorio, ma la risposta di Cancro Primo Aiuto è sempre puntuale. «Non ci fermiamo mai – assicura il presidente vicario Riva – Il Covid ci ha obbligato a occuparci anche di altre esigenze che esulano un po’ dalla nostra mission, ma speriamo di tornare presto alla normalità per poterci concentrare sulle necessità dei malati oncologici». «Quando c’è del bene da fare cerchiamo sempre di esserci – conclude Vismara – Cancro Primo Aiuto sta facendo cose egregie, non potevamo far mancare il nostro contributo».