SARONNO, 4 maggio 2021-Leggo con piacere l’intervento dell’esponente locale della Lega Lombarda Stefano Morandin, membro della Commissione Sport a Saronno, in merito alla mancata presenza in città della corsa ciclistica “Tre Valli Varesine”.
Mi rende lieto vedere che dall’opposizione finalmente la Lega si interessa al marketing territoriale.”Potius sero quam nunquam” (meglio tardi che mai) diceva Tito Livio, ma in questo caso era molto meglio il mai e quindi non intervenire decantando situazioni che facilmente diventano boomerang per sottolineare nuovamente quello che a mio avviso è stato il peggior governo cittadino degli ultimi 70 anni: l’amministrazione Fagioli.
Ho curato per circa 5 anni consecutivi come direttore artistico il programma natalizio Rai e ricordo con quale fervore i Sindaci dei vari paesi che ospitavano l’evento nei propri teatri, ma anche quelli che semplicemente toccavamo con un collegamento esterno, chiamavano, scrivevano e si raccomandavano per studiare al meglio le video cartoline promozionali della propria città, addirittura certe inquadrature esterne, il tutto perché ovviamente sapevano che tipo di ritorno ha mediaticamente avere la propria città in tv e pensa un pò? Spesso gratis o con spese di certo inferiori a quelle pagate dal Comune di Saronno a guida Lega per la corsa varesina.
Eppure nella “Tre Valli” ha fatto sorridere come nel 2019 né su Rai Sport né sulla diretta
di Raidue si è visto l’atteso servizio dedicato alla città degli amaretti. Nulla di nulla. Qualche immagine è passata su Eurosport e, prima della premiazione degli ultimi giri, su Raidue. Qualche veloce immagine sulla partenza in Piazza Volontari, i ciclisti in Corso Italia e nel primo tratto di via Primo Maggio. Poi il nulla. Diversi invece sono stati i passaggi dedicati alle bellezze turistiche e architettoniche di Varese. Saronno non pervenuta come invece doveva.
Bello anche sentire come l’esponente leghista ricorda il ritorno economico per albergatori e caffetterie, peccato che la Lega si sia fatta sfuggire ad esempio, tre anni fa, il set di una importante fiction Rai che raccontava la storia del saronnese Muscia interpretata da Fiorello. Storia che nella ricostruzione televisiva è stata ambientata a Torino e non nella città originaria, Saronno. Una fiction con più di un mese di riprese, un attore di grido come Fiorello con il conseguente richiamo in città di curiosi, comparse arruolate in città, oltre che ai soliti caffè e hotel che sarebbero stati usati dalla Rai ma che invece ha portato soldi e immagine a Torino.
A questo aggiungiamo, e mi limito al mio settore di lavoro, che in città sono stati girati altri tre film indipendenti per il colosso Amazon Prime senza che il Comune a guida Lega abbia mostrato interesse alcuno e non dico economico ma magari proponendosi come fornitore di location o altro. Evito di tornare sull’evento culturale organizzato da me a settembre dove con ospiti di fama nazionale (Paolo Bosisio, Franco Fasano e lo stesso Beppe Fiorello in collegamento) il Comune sia stato latitante, sorvolo anche sul mancato stand cittadino al Festival di Venezia proponendosi come location e il totale non coinvolgimento alcuno della città col noto brand “DiSaronno”. Ogni volta che sono a Los Angeles guardo il cartellone che svetta sull’Hollywood Boulevard e sorrido coi miei colleghi americani che ignorano esista una città che si chiami Saronno come l’amaretto. Surreale.
Vede caro signor Morandin, il marketing territoriale la Lega Lombarda di Saronno ha dimostrato di non saperlo fare per nulla e di spendere soldi che, a quanto si legge sulla stampa, altri comuni non hanno speso pur avendo lo stesso evento. Consiglio per il futuro di rivolgersi ad esperti che magari non saranno dello stesso partito ma che sanno fare il loro lavoro, così nelle altre città che la Lega amministra magari si riusciranno a fare eventi di qualità e notorietà diversi dalla sagra della salamella o da quella in salsa verde padana. Imparino i leghisti che non sempre avere la tessera della Lega è sinonimo di capacità. Certe volte è meglio soffermarsi sulla competenze e non sull’appartenenza politica.
Luciano Silighini Garagnani
Regista e Produttore cinematografico e televisivo. Da 28 anni.