BUSTO ARSIZIO, 14 maggio 2021-La Polizia di Stato di Busto Arsizio ha arrestato una donna italiana di 42 anni per estorsione in esecuzione di Ordinanza di custodia cautelare in carcere.
L’episodio risale a metà marzo quando i gestori di un’edicola-cartoleria in città avevano avuto un’amara sorpresa constatando che, nottetempo, dei ladri erano penetrati nel negozio rubando denaro, merce in vendita, biglietti dell’autobus e un PC portatile. Pochi giorni dopo avevano ricevuto la visita della donna che, affermando non solo di conoscere l’identità del ladro e di potere far loro riavere il maltolto ma anche di poter garantire che il negozio non avrebbe più subito razzie o danneggiamenti, chiedeva del denaro.
Richiesta che gli edicolanti, turbati, assecondavano dando alla donna poche decine di euro. Tuttavia l’indomani la stessa donna si ripresentava e chiedeva altro denaro. Questa volta i negozianti respingevano la richiesta e anzi minacciavano a loro volta di chiamare la Polizia. Per tutta risposta la donna, pur allontanandosi subito dopo, asseriva che avrebbe fatto bruciare il negozio.
Passati pochi giorni tornava a far visita alle vittime ma veniva informata che la denuncia contro di lei era stata effettivamente sporta. La replica era che, se la denuncia non fosse stata ritirata, avrebbe incendiato il negozio e tagliato loro la gola, il tutto accompagnato da allusioni al possesso di armi da fuoco e all’appartenenza a una non meglio indicata ma pericolosa famiglia.
Tali condotte, che Polizia di Stato e Procura della Repubblica di Busto Arsizio hanno qualificato estorsione consumata e tentata e violenza privata tentata, hanno determinato l’emissione da parte del GIP della misura cautelare restrittiva.
I poliziotti di via Ugo Foscolo hanno quindi cercato la donna rintracciandola nei pressi della stazione ferroviaria dove di fatto dimora e dopo averla arrestata l’hanno condotta in carcere a Como.