Lookout Cup: una partita amichevole per promuovere l’inclusione

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MILANO, 25 maggio 2021 – Sabato 29 maggio alle 18.00, nella straordinaria cornice del Centro Sportivo PlayMore! in via della Moscova 26 a Milano, avrà luogo la prima edizione di un trofeo che già si annuncia essere storico.

La squadra di calcio a 5 ipovedenti di Real Eyes Sport affronterà, in un’amichevole tutta particolare, gli oculisti dell’ospedale Sacco di Milano. Il match, patrocinato dal CSI Milano, sarà possibile grazie alla collaborazione tra Real Eyes Sport, PlayMore! e Fondazione Milan.

Organizzare una sfida tra ciechi e oculisti è quasi come prendere in giro il destino, ma allo stesso tempo l’iniziativa ha l’obiettivo di generare cultura tra gli specialisti che si occupano di curare gli occhi. Nei prossimi mesi Real Eyes Sport progetterà altre iniziative per promuovere la pratica sportiva, con particolare attenzione al tema dell’inclusione.

Attraverso questo evento così particolare – spiega Daniele Cassioli, presidente di Real Eyes Sport – vogliamo sperare che dopo una diagnosi di ipovisione anche grave, si abbia subito una possibilità di ripartire con la vita attraverso lo sport e gli oculisti possono rappresentare un avamposto estremamente efficace per diffondere la cultura della pratica sportiva tra le persone con minorazione visiva”.

Anche Luigi De Miccopresidente di PlayMore! non nasconde l’entusiasmo di tutto il suo staff: “Il nostro centro sportivo si occupa da sempre di attività inclusive per garantire a tutti l’accesso alla pratica sportiva. Ospitare un evento con un significato così profondo inorgoglisce tutta la squadra PlayMore! e siamo sicuri sia solo l’inizio”.

“Appena abbiamo saputo di questa iniziativa – racconta Massimo Achinipresidente del CSI Comitato di Milano – abbiamo pensato che la presenza di un arbitro, vedente per forza di cose, potesse essere un piccolo grande segnale per sottolineare quanto il CSI creda nello sport come strumento per far uscire i giovani da casa e anche per veicolare messaggi forti come questo: anche chi non ha la vista può vivere con assoluta dignità la propria esistenza e le storie dei ragazzi che scenderanno in campo ne sono la più chiara testimonianza”.

Il desiderio è di proporre sempre più iniziative di questo tipo, con l’obiettivo di rendere più popolare anche tra i non vedenti il calcetto, così ampiamente praticato dagli italiani.