BUSTO ARSIZIO, 12 giugno 2021-Intervento provvidenziale quello degli Agenti della Squadra Volante del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio nella serata di mercoledì in viale della Repubblica.
Durante il normale controllo del territorio, nel transitare lungo il Viale della Repubblica, gli operatori si sono trovati davanti alla scena di una vera e propria aggressione in atto tanto da intervenire immediatamente per dividere le due persone coinvolte, un uomo di 36 anni e una donna di 41 evidentemente spaventata.
Sono bastati pochi istanti per capire cosa stava accadendo: l’uomo non rassegnato alla fine della relazione, interrotta da circa un mese dalla donna, per tutta la serata aveva continuato a contattarla tramite messaggistica chiedendole un ultimo incontro chiarificatore. La donna, consapevole del rischio che poteva correre, visti i trascorsi violenti dell’uomo nei suoi confronti e causa dell’interruzione della relazione, ha accettato di incontrarlo in un locale pubblico dove si trovava insieme ad alcuni suoi amici.
Malgrado la presenza di terze persone, l’uomo ha aggredito verbalmente la donna minacciandola e promettendole vendetta; allontanatosi subito dal locale, non ha però interrotto l’invio di messaggi minatori.
Quando la donna ha deciso di lasciare il locale pubblico, sconvolta e spaventata per quanto accaduto, si è ritrovata davanti l’uomo che l’ha aggredita nuovamente, oramai non più limitato dalla presenza degli avventori, minacciandola pesantemente.
Le minacce rivolte alla donna sono continuate anche in presenza degli agenti di polizia mentre l’uomo veniva fatto salire sull’auto di servizio.
La donna ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso per l’attacco di panico provocatole dall’aggressione, momento in cui ha temuto per la propria incolumità.
È poi emerso che, dal momento in cui la donna ha deciso di interrompere la relazione, l’uomo ha messo in atto un vero e proprio programma persecutorio con minacce di farle perdere il lavoro e di screditarla pubblicamente, fatti già denunciati e al vaglio della magistratura.
Tutti questi elementi hanno fatto scattare le manette ai polsi dell’uomo ora in carcere a Busto Arsizio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che questa mattina ha convalidato l’arresto.