SESTO CALENDE, 12 giugno 2021 – Sedici posti letto, due bagni, docce e una cucina, completamente autonomo per 48 ore dal posizionamento consente di ridurre notevolmente i tempi di intervento in caso di calamità. E’ il nuovo Semirimorchio Supporto Gestione Emergenze in dotazione ai Volontari del gruppo di Protezione civile del Parco del Ticino. Il nuovo semirimorchio, il primo in Italia nella sua tipologia, insieme ai nuovi automezzi e attrezzature forniti da Regione Lombardia sono stati inaugurati questa mattina a Sesto Calende (Va) alla presenza del Presidente del Parco del Ticino, Cristina Chiappa, il consigliere delegato Massimo Braghieri e il consigliere Giovanni Brogin , il direttore del Parco del Ticino Claudio de Paola, e numerose Autorità tra le quali Teodoro Massanisso, Servizio Volontariato – Dipartimento Nazionale Protezione Civile, Roberta Rossi, Servizio Logistica – Dipartimento Nazionale Protezione Civile, Pietro Foroni, Assessore al Territorio e Protezione Civile della Regione Lombardia, i Consiglieri Regionali Curzio Trezzani, Marco Colombo, Roberto Cenci, Roberto Giovanni Maria Mura, Emanuele Monti, Francesca Brianza. Isabella Tovaglieri, il sindaco Giovanni Buzzi e gli assessori Jole Capriglia Sesia e Edoardo Favaron di Sesto Calende, Emiliano Scolè, Assessore alla Protezione civile Provincia Pavia, Funzionari della Struttura di Protezione Civile della Regione Lombardia, i sindaci del territorio del Parco del Ticino, le Forze dell’Ordine, le autorità Locali, Regionali e Nazionali e rappresentanze del volontariato anche di altre regioni.
Il semirimorchio entra a far parte dell’importante parco automezzi e delle attrezzature operative in dotazione ai Volontari del Parco del Ticino, parte delle quali assegnate in comodato d’uso da Regione Lombardia, che costituiscono un patrimonio di notevole entità.
“Il Parco del Ticino è avanguardia e innovazione – ha commentato la Presidente del’Ente, Cristina Chiappa – Primo parco regionale italiano nel 1974, oggi a Sesto Calende inaugura un automezzo unico nel suo genere in Italia, in piena e armonica coerenza con la preparazione, la dedizione, l’efficacia e soprattutto la smisurata passione che le donne e gli uomini della Protezione Civile del Parco mettono ogni giorno nella propria azione. Tutelare natura, paesaggio e biodiversità significa anche poter agire nelle situazioni di emergenza che lo richiedono: la Protezione Civile e il Corpo Volontari sono diventati una realtà conosciuta e apprezzata non solo in Lombardia, ma in tutta Italia, dove da oggi porteranno non solo la loro prestigiosa e consolidata struttura, bensì anche un mezzo destinato a potenziare sensibilmente l’operatività. Una crescita della quale siamo tutti orgogliosi, e che ci spinge ad esprimere a tutti gli operatori e volontari un sincero e sentito GRAZIE”.
Il nuovo mezzo consentirà al Sistema di Protezione Civile la partenza di un contingente di volontari entro poche ore. Sono infatti necessarie solo due persone per renderlo operativo in 15 minuti, così che nella prima fase dell’intervento, il resto del personale volontario possa immediatamente dedicarsi all’emergenza. E’ maggiormente versatile rispetto alle tradizionali strutture campali, in quanto in pochissimo tempo, così come posizionato, può essere richiuso e trasferito immediatamente la dove serve.
Tutti gli automezzi in dotazione al Corpo Volontari di Protezione Civile del Parco del Ticino, ed esposti questa mattina a Sesto Calende, hanno una grande versatilità e possono essere impiegati nelle diverse attività che gli eventi calamitosi richiedono, come terremoti, alluvioni, dissesti idrogeologici, antincendio boschivo, e non per ultima l’emergenza Covid. Da febbraio 2020 i volontari del Parco del Ticino sono stati impiegati anche nel trasporto e la consegna dei presidi sanitari in Lombardia per fronteggiare l’emergenza sanitaria , e ancora oggi sono di supporto ai Centri Operativi comunali COC dei Comuni del Parco con la loro presenza ai centri vaccinali.
“Da Sesto Calende fino a Pavia, è in giornate come queste che possiamo ed anzi dobbiamo comunicare, condividere, trasmettere tutto il nostro orgoglio per il fatto che il Parco del Ticino vanta uno dei gruppi intercomunali più numerosi di Protezione Civile della Regione Lombardia – ha aggiunto il consigliere delegato Massimo Braghieri –: più di 300 volontari tutti abilitati in antincendio boschivo e protezione civile, di cui 100 guardie ecologiche volontarie (GEV), divisi in 11 distaccamenti operativi sul territorio e le tre province ricomprese entro i nostri confini. Protezione civile significa, spirito di collaborazione e senso civico. Tutto il sistema di protezione civile si basa sul principio di sussidiarietà. La prima risposta all’emergenza, qualunque sia la natura e l’estensione dell’evento, deve essere garantita a livello locale, a partire da chi è più vicino ai cittadini. Da oltre 40 anni, e da oggi in maniera ancora più efficace e professionale, la Protezione del Civile nel Parco del Ticino- e ovunque dovesse essere chiamata ad agire- si distinguerà per professionalità e dedizione. Rendendoci tutti, come dicevo poc’anzi, pienamente orgogliosi”.
La cerimonia di questa mattina è stata anche l’occasione per il Consiglio di gestione del Parco del Ticino di manifestare la propria gratitudine ai suoi 300 volontari per l’importante lavoro svolto con abnegazione, dovere civile e grande impegno a salvaguardia dell’ambiente e a difesa del territorio e della sua popolazione.
Corpo Volontari Parco Lombardo del Ticino
La storia del Corpo Volontari ha inizio nel 1979 con la costituzione del servizio antincendi boschivi. L’attività svolta dai volontari è stata di estrema importanza per la salvaguardia dei boschi dagli incendi. Le statistiche evidenziano una forte riduzione delle superfici bruciate per ogni singolo incendio, a dimostrazione dell’obiettivo raggiunto. Nel 1981 nasce il servizio di Vigilanza Ecologica. Il compito istituzionale dei volontari che ne fanno parte, quali agenti di Polizia Amministrativa è quello di preservare il territorio, di prevenire e reprimere gli illeciti ambientali. L’attività di sorveglianza del territorio viene svolta in stretta collaborazione con i Guardiaparco ed altre Forze dell’Ordine ottenendo degli ottimi risultati.
Nel 1996, a seguito delle precedenti esperienze acquisite in occasione del terremoto dell’Irpinia e nell’alluvione della Valtellina, si costituisce ufficialmente il servizio di protezione civile con l’iscrizione nel registro nazionale e nell’albo regionale del volontariato. Un importante salto di qualità del servizio di Protezione Civile avviene nel 2002, quando il Corpo Volontari entra a far parte della Colonna Mobile Regionale. Collaborando con le altre componenti del volontariato lombardo in missioni di soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali a livello regionale e nazionale, i Volontari del Corpo acquisiscono e dimostrano grandi capacità operative. Ogni anno l’attività svolta dai Volontari, a titolo gratuito, raggiunge le 60.000 ore di lavoro con un notevole risparmio economico per la collettività. Questo importante risultato è stato possibile soprattutto grazie allo splendido lavoro svolto da tutti i Volontari, dagli Operatori, ai Capi Squadra, ai Capi Distaccamento, ai Capi Area, al Coordinatore, ognuno nel proprio ruolo di comando e controllo, ma anche da parte di coloro che hanno creduto in questa Organizzazione e che l’hanno supportata in tutti questi anni; dall’Ente Parco Ticino, alla Regione Lombardia dai Sindaci dei Comuni del Parco alle istituzioni dello Stato.