VARESE, 14 giugno 2021-Riapre i battenti VitaminaC, lo spazio varesino di coworking di CSV Insubria.
Dopo il periodo di lockdown e di necessario distanziamento sociale, l’hub sociale del lavoro
condiviso torna più attivo che mai, pronto ad accogliere i professionisti in smartworking.
“VitaminaC nasce nella veranda della cinquecentesca Villa Perabò di via Brambilla, sede del
Centro di Servizio, — spiega Elena Zulli, portavoce dell’Ente — e vuole essere un hub sociale de lavoro condiviso, ovvero un luogo dove favorire lo sviluppo di nuove idee e nuovi progetti. Si tratta appunto di uno spazio dedicato all’autoimprenditorialità, all’economia circolare e all’innovazione sociale: utilizzare gli spazi di coworking di VitaminaC significa prima di tutto entrare a far parte di una community di professionisti e di un ecosistema territoriale.
In un contesto accogliente e dinamico, gli hubber potranno condividere competenze e conoscenze, sperimentando un modo di lavorare attento al benessere delle persone, dell’ambiente e della comunità”.
Nell’hub di VitaminaC ci sono postazioni di lavoro (4 fisse e 12 mobili), ma anche una zona relax, spazi per piccole riunioni e una sala più capiente dove poter organizzare corsi e seminari (Sala Verde) dotata di proiettore e, ovviamente. di collegamento wi-fi. Il target di riferimento dello spazio di coworking è formato da professionisti, studenti, cooperative sociali, freelance, creativi, associazioni e start up.
“La parola d’ordine per entrare in VitaminaC — continua Zulli — è reciprocità: chi decide di
occupare una postazione è invitato a mettere a disposizione della community, del Centro di
Servizio e delle associazioni ad esso afferenti competenze e conoscenze per realizzare corsi, seminari, momenti informali o progetti specifici da concordare di volta in volta singolarmente.
Per questo VitaminaC è uno spazio vivo e ricco di eventi, a favore della creatività e dello sviluppo di nuove idee a favore della collettività, delle associazioni e del privato sociale. Con questa iniziativa vogliamo ottenere un impatto positivo concreto sulle persone e sull’ambiente, contaminando il volontariato e il terzo settore con il contatto e la relazione con nuove ed innovative forme d’impresa”.