VARESE, 28 giugno 2021-Dopo la pubblicazione di più articoli che annunciano finalmente un cambio di paradigma rispetto al passato anche recente sul futuro del nostro ospedale, esprimiamo soddisfazione sulle ipotesi avanzate dal Presidente della commissione sanità regionale Emanuele Monti.
Dopo vent’anni passati a lottare per dare un futuro all’Ospedale di Cuasso – nonostante una scelta strategica dell’allora direttore Carlo Lucchina e di Regione Lombardia che individuavano nel Luogo Cuasso la riconferma e il rilancio quale centro riabilitativo di eccellenza – tutte le direzioni strategiche che si sono succedute alle massime cariche aziendali hanno finora lavorato in senso contrario : chiudere Cuasso ad ogni costo!
A questo gioco al massacro hanno partecipato colpevolmente, una politica miope che ha permesso a molti interessi privati di impossessarsi di posti letto e specialità.
Nonostante la partecipazione diretta delle istituzioni locali, Comunità Montana, Comuni, e la vasta platea di utenti e cittadini, le uniche proposte suggerite negli anni erano quelle di affidare la gestione dell’Ospedale ad un ipotetico privato.
Fin dalla pubblicazione dei bandi di interesse , la nostra convinzione era che sarebbero andati deserti.
Così è stato.
Anche il nostro Comitato ha più volte ricevuto input di sposare la scelta privatistica.
Nei momenti peggiori ,quando tutto sembrava perduto, non ci siamo mai ne avviliti ne scomposti, allo stesso modo oggi non ci facciamo prendere da facili entusiasmi ma pragmaticamente vigileremo sugli sviluppi futuri e sul percorso realizzativo.
Nonostante la prerogativa della realizzazione del progetto sia tutta regionale, ricordiamo la necessità di un coinvolgimento, in un tavolo comune, di tutti i soggetti istituzionali e locali interessati.: questo è un passaggio ineludibile.
Il progetto presentato è sicuramente entusiasmante ma ci chiediamo quali siano i tempi per la realizzazione.
In questo lasso di tempo, l’Ospedale di Cuasso rimane chiuso o riapriamo le attività che in breve tempo possono essere riattivate? Naturalmente noi siamo per la seconda ipotesi.
Questa seconda ipotesi darebbe certezze ai bisogni dei cittadini che oggi sono allo sbaraglio dando credibilità al progetto più vasto di rilancio.
Noi ci siamo e ci saremo.
Per il Comitato
Seresini Gian Battista
Ferrarello Angelo
Buzzi Fernando