BUSTO ARSIZIO, 4 luglio 2021-Tenta di estorcere 500 euro a un coetaneo come “risarcimento” per la fine della sua relazione sentimentale: un albanese di 19 anni è stato arrestato questo pomeriggio con un complice tunisino di 24 anni dagli investigatori del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio in flagrante tentata estorsione, resistenza a pubblico ufficiale e possesso di un coltello.
La vittima, un italiano coetaneo dell’albanese, si era visto contattare in più occasioni dallo straniero che, con messaggi e chat sul cellulare, gli chiedeva insistentemente la somma di denaro minacciando apertamente, in caso contrario, di ucciderlo.
Il pretesto di tale richiesta era la fine della sua relazione con una ragazza che si era poi legata sentimentalmente alla vittima.
Alle richieste on line ne era seguita una fatta di persona quando, pochi giorni fa, la vittima, l’albanese e il suo complice nordafricano si erano casualmente incontrati in un locale di Busto Arsizio. In quella occasione però una Volante del Commissariato di via Foscolo, intervenuta per altri motivi, era stata avvicinata dal diciannovenne italiano che aveva confidato il suo problema agli Agenti i quali, naturalmente, lo avevano invitato a denunciare i taglieggiatori. Gli investigatori della Polizia hanno rapidamente identificato i due malviventi, l’albanese domiciliato a Cassano Magnago e il Tunisino irregolare e senza fissa dimora, entrambi con precedenti, e intorno alle 14 di ieri si sono appostati nelle vicinanze del luogo stabilito per la consegna del denaro, un bar di Gallarate.
Qui i due complici hanno nuovamente minacciato la vittima pretendendo la consegna del denaro perché, in caso contrario, lo avrebbero accoltellato. A quel punto i poliziotti sono intervenuti bloccando gli estorsori dopo una accanita resistenza.
L’abanese teneva effettivamente nella tasca della felpa un coltello da cucina appuntito, che ha estratto ma che gli è stato tolto di mano. Per entrambi, d’intesa con il PM, è scattato l’arresto in flagrante tentata estorsione e resistenza a pubblici ufficiali in concorso, e l’albanese è stato denunciato anche per il possesso del coltello. Per i due si sono spalancate le porte del carcere