Un successo lo spettacolo Genius Loci con la Torre di Velate fiera protagonista della storia varesina

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Todisco e Pari durante lo spettacolo

VARESE, 18 luglio 2021- di GIANNI BERALDO-

Davvero un’ottima performance quella offerta nel tardo pomeriggio di oggi, dagli attori Michele Todisco (direttore artistico della Coopuf Teatro) e Clarissa Pari (TeatroinDrao), accompagnati da una colonna sonora dal ”taglio” medioevale profusa dai musicisti Sarah Leo (violino e tamburello) e Massimo Testa (fisarmonica), premiata da applusi scroscianti  e calorosa dal numeroso pubblico.

‘Genius Loci’, questo il titolo dello spettacolo svoltosi ai piedi della Torre di Velate, un bene Fai eccezionalmente aperto per l’occasione con visita guidata al termine dello spettacolo con il notaio varesino Guglielmo Piatti.

Questo terzo appuntamento inserito nel cartellone della rassegna ”Radici dimenticate” (10 appuntamenti domenicali fino al 12 settembre), ha posto in risalto la storicitá del luogo, con l’imponente Torre di Velate fiera testimone di un tumultuoso passato che l’ha vista protagonista del territorio varesino in epoche diverse: dagli antichi romani, passando dal Medioevo fino alla Seconda Guerra Mondiale come torre di vedetta.

Un’ora di spettacolo teatrale condotto magistralmente dai due protagonisti in grado di raccontare con estrema leggerezza, simpatia e ottima maestria nel sapere intrattenere il pubblico su di un palco naturale (il prato alla base della torre) e con veloci cambi d’abito, trovando quella giusta empatia che solo un tipo di teatro cosí diretto e naturale é in grado di offrire a una platea attenta e interessata ad ascoltare aneddoti e storie in parte vere, in parte forse solo leggende abilmente rappresentate da parte dei due attori.

La parte narrante piú corposa é stata affidata a Todisco, deficitario nei movimenti causa

La visita guidata del Fai

infortunio, mentre la bravissima Pari dal canto suo ha deliziato la platea grazie alla sua vivacitá interpretativa. Soprattutto nei panni di Minigulda, romantica principessa Longobarda che potrebbe anch’essa avere dimorato da queste parti. Se i grandi massi e altro materiale che compone quello che rimane della imponente Torre (oggi molto ben conservata grazie al Fai che l’ha acquisita) potessero parlare, chissá quante storie memorabili si potrebbero raccontare.

Nel frattempo con Genius Loci,  Pari e Todisco riescono a rendere viva perfino una Torre in muratura, trattandola con rispetto e con quella referenza che si deve a chi ha qualcosa da insegnarci.

Grazie a questo spettacolo (e al grande lavoro di recupero da parte del Fai) forse da oggi guarderemo e tratteremo l’imponente Torre di Velate con maggior rispetto.

direttore@varese7press.it

 

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