VARESE, 3 agosto 2021-Il consigliere comunale di Varese Agostino De Troia torna nel centrodestra, ritrova gli amici della Lega Civica e sostiene la Grande Varese di Matteo Bianchi.
Un’altra novità politica di rilievo in chiave elettorale, ma anche molto significativa dal punto di vista degli equilibri. De Troia era stato eletto nella lista civica di Davide Galimberti: quella che, col tempo, è andata sfarinandosi fino a svuotarsi.
Una diaspora che, spiega l’ex UDC, ha compromesso e vanificato l’azione politica e amministrativa inizialmente concordata.
“La lista Galimberti – dichiara De Troia – non si è si evoluta in soggetto politico e si è sgretolata. Cosa che, probabilmente, il sindaco aveva fin dall’inizio previsto, per lasciare campo libero al PD e, in prospettiva, a un accordo coi Cinque Stelle che noi avremmo osteggiato”.
Da qui, il dissenso, cresciuto in questi anni e ora sfociato in un cruciale passaggio che può fare la differenza.
De Troia si sofferma sul valore della Grande Varese quale motore economico e occupazionale: “Da anni – afferma – chiedo che venga condiviso con le imprese e con le associazioni di categoria un progetto di sostanziale recupero delle aree dismesse, fondamentali in chiave di rilancio per le aziende e per il lavoro. Istanze cui Galimberti ha risposto con molte promesse non mantenute”.
“Con Matteo Bianchi – chiosa De Troia – potremo risvegliare Varese: chiudere il dormitorio e aprire la grande città”.
All’ufficializzazione del ritorno nel centrodestra di De Troia erano presenti Mirko Reto, coordinatore della campagna elettorale del candidato Sindaco Matteo Bianchi, ed Ennio Imperatore, punto di riferimento storico dell’UDC varesino e poi della Lega Civica.
“Una persona di grande esperienza e livello come il consigliere De Troia trova nella grande Varese un punto di riferimento fondamentale per proseguire la propria azione politica – commenta Mirko Reto – è la dimostrazione che i moderati e i centristi si ritrovano sempre di più sulle nostre tematiche, che si basano soprattutto sul lavoro e la necessità di politiche innovative per il suo rilancio”.