VARESE, 22 agosto 2021- – Il giro di boa della settimana Ferragosto, appena conclusa, ha visto svoltare verso settembre un’estate che il Varesotto ricorderà per le bizze (e i danni) di un meteo impazzito, costellato da forti piogge e violente grandinate prima che, con agosto, caldo e clima secco prendessero definitivamente il sopravvento. Quattro le grandinate che, tra inizio luglio e inizio agosto, hanno colpito il territorio della provincia di Varese devastando coltivazioni di piccoli frutti, ortive, cereali e danneggiando serre e strutture.
Lo raccontano in presa diretta anche le testimonianza degli agricoltori.Emanuele Panozzo, orticoltore a Cuveglio, racconta di un’ondata di maltempo distruttiva: “Le quattro grandinate le abbiamo subite tutte, alla fine ci ritroviamo con il 95% di raccolto perso. Stiamo parlando di tutti gli ortaggi in pieno campo, dalle melanzane ai peperoni, alle zucchine: migliaia di piante completamente distrutte. Avevo appena finito di mettere a dimora 1600 piante di insalata il giorno precedente la grandinata più distruttiva… solo in quel caso parliamo di 3600 euro persi, ma il bilancio è molto più grave. In pratica ho perso l’intero fatturato del raccolto estivo. E senza conteggiare il lavoro”.
Anche Davide Giovannoni, nei suoi campi di Orino, ha perso il raccolto: “Quattro grandinate nel giro di un mese non si vedono spesso. La più disastrosa, per noi, è stata quella dell’8 luglio. Due-tremila piante di cipolle distrutte, persa l’intera coltivazione di zucche, ovvero più di 500 piante. E le produzioni di quest’anno erano bellissime. A salvarci è la multifunzionalità della nostra impresa, dato che ci occupiamo anche di taglio legna. Ma il colpo è durissimo. Per il prossimo anno? Non ci sono alternative, non ci daremo per vinti e continueremo, magari cercando di capire quelle che saranno le tendenze di un clima impazzito: va da sé che non è affatto facile…”
Ad essere danneggiato è stato anche il raccolto delle ottime pesche di Monate: i frutteti di Luca Franzetti sono stati investiti dai chicchi di ghiaccio a pochi giorni dall’inizio del raccolto di inizio luglio. E non c’è stato nulla da fare: “Immaginatevi le pesche colpite da grandine grossa come albicocche. Se riuscirò a raggiungere il 40% di un normale raccolto sarà un miracolo… due terzi se ne sono andati, complici anche le brinate di fine primavera. I danni si vedono mano a mano… in fase di maturazione, le pesche colpite dalla grandine marciscono. Di certo l maltempo ci ha accompagnato nella fase clou della stagione, fino ad inizio agosto quando le ultime precipitazioni violente ci hanno messo la coda”.
Raccolto iniziato tardi, invece, per i piccoli frutti di Vergiate, mirtilli e more: gli impianti di Enrico Montonati sono stati risparmiati dalla grandine, “ma il freddo di tarda primavera ha profondamente condizionato la stagione, con il ritorno delle brinate a fine aprile che hanno colpito le coltivazioni in piena fioritura. E la raccolta è iniziata con oltre venti giorni di ritardo, solo a fine giugno”.