Cittadinanza onoraria a Salima Mazari, appello del Pd lombardo ai sindaci del varesotto e del milanese

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Salima Mazari (Photo by FARSHAD USYAN / AFP) / TO GO WITH AFP STORY AFGHANISTAN-CONFLICT-GOVERNOR,FOCUS BY FARSHAD USYAN (Photo by FARSHAD USYAN/AFP via Getty Images)

VARESE, 26 agosto 2021-L’appello a dare la cittadinanza onoraria a Salima Mazari, su iniziativa di Diana De Marchi, responsabile dei diritti per il Partito Democratico lombardo, è stato inviato oggi ai sindaci delle più importanti città milanesi e del varesotto dall’Associazione per l’Iniziativa Radicale “Myriam Cazzavillan”.

Diana De Marchi aveva appoggiato lo stesso provvedimento quando Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia a Milano lo aveva chiesto per la sindaca più giovane dell’Afghanistan Zarifa Ghafari.

Ma se Ghafari, che rischiava di essere uccisa dai talebani, pare nel frattempo sia arrivata in Turchia di Salima Mazari, già governatrice del distretto di Charkint, arrestata durante la presa di potere dei talebani non si sa più nulla.

De Marchi la definisce “donna di straordinario coraggio, fuggita dal suo Paese dopo l’invasione sovietica, tornata nel 2018 dopo aver lavorato all’Organizzazione internazionale per le migrazioni, e divenuta governatrice di Charkint. In tale veste ha lavorato alacremente contro la povertà e per i diritti delle donne e dei più deboli, difendendo in prima linea le sue idee e la sua gente mentre il paese era sconvolto dalla guerra e dall’avanzata dei talebani. Ora di lei non si sa più nulla, è sparita nel buco nero del ‘nuovo’ Afghanistan, sottomesso a un’ideologia violenta e discriminatoria, a integralisti che vogliono cancellare ciò che le donne afghane, faticosamente, erano riuscite a conquistare in questi anni. Salima ha dimostrato coraggio, determinazione e generosità, qualità eroiche. Ora tocca a noi: con il nostro impegno possiamo aiutarla, portare un piccolo grande contributo alla sua salvezza. Glielo dobbiamo: combattendo per il suo popolo ha combattuto anche per noi, ha combattuto per l’umanità e per la speranza in un mondo migliore, ha tenuta accesa una luce.”

Nonostante le vacanze di agosto si spera che molti sindaci varesini e altomilanesi si muovano in questa direzione che è complementare agli aiuti ai profughi in fuga dall’inferno di Kabul.