MILANO, 26 settembre 2021-Una pista ciclabile attrezzata con segnaletica e cartellonistica con informazioni sul percorso dalla partenza all’arrivo come alla fermata della metropolitana.
All’Istituto Numen, Istituto di Innovazione Digitale, mercoledì 22 settembre sarà possibile vedere con la realtà aumentata la Bicipolitana a Milano, un progetto per le ciclabili che si ispira alla metropolitana ma, al posto delle rotaie, ha i percorsi ciclabili e invece delle carrozze le biciclette, già attiva con 9 linee a Pesaro.
Dall’idea di Gabriella Bruschi, capolista di Civica AmbientaLista per le prossime elezioni comunali nasce la speciale installazione che sarà in mostra al quartiere Bovisa in un percorso virtuale realizzato da VRtualize, società specializzata nel campo della “realtà aumentata” e realtà virtuale.
L’esposizione sarà visibile mercoledì 22 settembre dalle 11 alle 21, in Via Lambruschini, 36 a Milano, sede dell’Istituto Numen.
“Quando si parla di idee e progetti – spiega Gabriella Bruschi – si rischia che questi rimangano nel libro dei sogni. Con questa iniziativa vogliamo provare a renderla una realtà dapprima virtuale e, in seguito, se premiata dai milanesi, la realizzeremo. Si tratta di un tassello di un disegno più ampio di mobilità integrata pensato per Milano “La bicicletta è un’esperienza piacevole, che dà senso di libertà e accorcia i tempi, ma perché ciò accada occorre fornire strumenti e strutture adatte ai cittadini”.
La Bicipolitana è stata già realizzata in città come Pesaro e l’incentivo all’uso della bicicletta come mezzo di spostamento è già nei programmi di molte realtà europee e non, quali Parigi e Londra che stanno realizzando quartieri a basso traffico con aree dove l’accesso alle auto è limitato, per favorire una mobilità basata sulla bicicletta e pedonale.
“E’ un vanto per noi di Pesaro essere tra le prime città in Europa e la prima in Italia ad avere una rete così importante – 9 linee – e così ben organizzata da sembrare una metropolitana – spiega Emanuele Gambini consigliere comunale di Prima c’è Pesaro – È un progetto sempre in evoluzione nonostante i suoi 70 km, a breve anche i quartieri periferici, che sono a 9 km di distanza dal centro, avranno un loro collegamento con il cuore della città. Un modello replicabile anche a Milano”.
“Ho sempre descritto questa proposta – conclude Gabriella Bruschi – come il progetto smart, facile e sicuro che i cittadini si meritano e che può proiettare Milano verso il futuro. Ora il futuro possiamo anche vederlo grazie alla tecnologia”.