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varesina a vari livelli hanno già sottoscritto il documento “Varese in salute”, al primo punto nel nostro programma. E ogni giorno arrivano nuove adesioni, segno della necessità e urgenza sentita dagli stessi operatori sanitari di poter lavorare nella direzione di una medicina sempre più ancorata al territorio e vicina alle persone. Il nostro obiettivo infatti è quello di costruire un sistema di relazioni in grado di progettare l’ampliamento dei luoghi pubblici dedicati ai servizi sociosanitari, distribuendoli in modo capillare nella città e nei quartieri, coinvolgendo tutti gli attori della salute: istituzioni, medici di famiglia, specialisti, farmacisti, infermieri, assistenti sociali e sanitari, associazioni, professionisti. In questo, il ruolo del sindaco e del Comune diventa quello di un interlocutore in grado di favorire la collaborazione attiva tra l’ente, le strutture sanitarie e tutti i soggetti coinvolti, per portare in questo modo la sanità realmente sul territorio. E’ la lezione che abbiamo appreso sul campo con la gestione dell’emergenza sanitaria, una lezione che segna un prima e un dopo. Se prima il tema della salute non era presente nei programmi elettorali o lo era in minima parte, oggi deve essere il punto di partenza di ogni politica territoriale”.