VARESE, 29 settembre 2021-di GIANNI BERALDO-
Nonostante problemi interni al partito con presunte diatribe tra lui e Giancarlo Giorgetti, nonostante la vicenda Luca Morisi e consumo di droghe (e probabilmente altro ancora), nonostante i consensi negli ultimi mesi tendano al ribasso, ecco nonostante tutto questo Matteo Salvini oggi per la seconda volta a Varese nel giro di una sola settimana (lo scorso sabato in Piazza del Tribunale) a sostegno della candidatura a sindaco del leghista Matteo Bianchi, ci é parso quasi imperturbabile.
Quasi, in realtá ci é apparso piuttosto teso (probabilmente anche stanco) nonostante si sia reso disponibile rispondendo ai giornalisti in una conferenza
stampa open air organizzata in Piazza XX Settembre a Varese, uno dei luoghi simbolo di questa campagna elettorale varesina per la Lega, considerato che si trova adiacente al Cineteatro Politeama e molto vicino alle aree stazioni (quella delle Ferrovie Nord e dello Stato), tra i progetti piú importanti a livello di riqualificazione messi in atto dall’amministrazione uscente e contestati in molti punti dal centrodestra cittadino, rappresentato in questa tornata elettorale da Bianchi appunto.
Salvini come detto non ha declinato rispondendo a tutte le domande, anche quelle scomode come sull’amico Luca Morisi ideatore della ”Bestia” e del nuovo corso del partito a livello comunicativo «Non parlo delle vicende personali anzi le rispetto. Quelle di Morisi come quelle del figlio di Grillo, il padre di Re o amici di Conte. Sul fatto della droga non cambio idea: la droga uccide e ne va condannato l’uso, la sinistra invece vuole legalizzarla. Ecco la differenza».
Rispetto al comizio avvenuto la scorsa settimana, il leader leghista questa volta attacca frontalmente l’avversario menzionando piú volte il sindaco uscente e candidato Davide Galimberti «Ho letto che sul nostro progetto di riqualificazione ex Caserma si é arrabbiato parecchio prendendosela anche con Attilio Fontana: esperienza insegna che quando si é cosí irrequieti alla vigilia delle elezioni poi paghi lo scotto, ossia vinciamo noi».
Salvini ovviamente elogia l’operato del Presidente della Regione «attaccato da tutti mentre lui ha lavorato benissimo per il bene dei cittadini lombardi superando brillantentemente la fase di emergenza sanitaria».
Tra i vari argomenti trattati diversi dal riflesso nazionale, come sulla ipotesi di un ritorno
della Legge Fornero «il 31 dicembre scade quota 100, io mi rifiuto di pensare che nella notte di Capodanno si rubino 5 anni di vita lavorativa agli italiani innalzando da 62 a 67 anni l’etá pensionabile. Si questo ci stiamo lavorando con il Ministro dell’Economia e del sottosegretraio Freni portando poi la nostra proposta al presidente Draghi prima della fine dell’anno altrimenti se scace torna in vigore la Legge Fornero».
Salvini al termine del punto stampa si é mischiato alla folla (non molta per la veritá ma non era un comizio), stringendo mani e posando per gli immancabili selfie.
Compreso quello con una anziana signora disabile in sedia a rotelle che ha gridato ad alta voce «Evviva Salvini».