SOMMA LOMNBARDO, 30 settembre 2021-di GIANNI BERALDO-
Sale di tono la protesta dei cittadini e dei sindaci che rappresentano il territorio di riferimento dell’ospedale di Somma Lombardo, destinato a un depotenziamento compreso chiusura e spostamento dell’attività di chirurgia oculistica.
Alla protesta si sono uniti i principali sindacati dei Pensionati (Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil) in rappresentanza della provincia di Varese che in una nota precisano <<In una fase dove la pandemia, ha messo a nudo le gravi carenze della medicina territoriale, dove da anni nella nostra regione si è perseguito lo smantellamento dei servizi essenziali, come la prevenzione, la presa in carico e la mancata integrazione dei servizi socio -sanitari, riteniamo gravissima la decisione di depotenziare l’Ospedale di Somma Lombardo.
Questo comporterebbe per molte persone anziane, con malattie croniche o con disabilità ed anche per tutti i cittadini un notevole disagio dovendo recarsi in altre strutture del territorio congestionando ulteriormente i Pronto Soccorso, basti pensare alle persone sole o prive dei mezzi di trasporto>>.
Sindacati che ricordano come l’ospedale di Somma, con un bacino di 80mila persone, avrebbe dovuto divenire un POT (Presidio Ospedaliero Territoriale) ma il progetto non è mai decollato.
Presidi territoriali e cure assistenziali che dovrebbero essere sempre più capillari in tutto il territorio, previsto pure dalla ennesima riforma sanitaria messa in atto recentemente dalla Regione Lombardia con un investimento complessivo di 700milioni di euro destinati alla realizzazione di 381 nuove strutture sanitarie distribuite in tutta la regione.
Dati ribaditi anche dalla Vice presidente della Regione assessore al Wellfare Letizia Moratti, durante un recente incontro pubblico a Varese spiegando i vari progetti che dovrebbero essere attivati pure in tutta la provincia di Varese.