VARESE, 25 ottobre 2021-di GIANNI BERALDO-
Non sappiamo in tal senso quale sia la situazione nel varesotto (anche se di casi simili non ne abbiamo finora rilevati) ma i medici di base della Valle D’Aosta stanno attraversando un periodo davvero pericoloso.
Come evidenziato oggi da Roberto Rosset, presidentedell’Ordine dei Medici valdostano, che sottolinea come molti medici stanno subendo minacce e altre azioni intimidatorie da parte di alcuni pazienti, richiedendo esenzioni per non essere obbligati alla somministrazione del vaccino anti covid-19.
«I medici si scontrano oggi con il muro del preconcetto, hanno a che fare con persone non disinformate e con qualche dubbio, ma male informate e di fronte a cui siamo disarmati», dice Rosset che aggiunge «ci sono stati dei tentativi intimidatori si tratta di pochi casi sul totale delle persone che si sono sottoposte a vaccino con serenità, che sono molte e questo è un merito della popolazione valdostana».
Come sostiene anche il presidente dei medici della Valle D’Aosta, la gente dovrebbe rendersi conto che una eventuale sospensione dal lavoro perché non in regola con vaccinazione o eventuale esito positivo del tampone, non deve essere considerata una punizione ma uno strumento utile a prevenire i contagi tutelando l’intera popolazione.
Medici valdostani che hanno pure ricevuto lettere pseudo intimidatorie da parte di avvocati a tutela dei loro clienti. Pazienti/clienti che in qualche caso é andato oltre chiedendo all’avvocato di recarsi con loro addirittura nello studio medico.
Contagi che tra l’altro sono in leggero aumento in tutto il Paese, per questo bisogna fare molta attenzione cercando di utilizzare ogni possibile mezzo preventivo per evitare di contagiarsi e contagiare.
Su questo fronte lo stesso Governo sembra essere orientato per la somministrazione della terza dose di vaccino (dose ‘booster’) in modo massiccio (come per le precedenti dosi) ossia quella che dovrebbe o potrebbe essere quella definitiva, utile a farci tornare tutti alla tanto auspicata normalitá.