A Milano Lambrate mostra fotografica dedicata ai Pooh, Equipe 84, I Nomadi e I Camaleonti.

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I Pooh

MILANO, 7 novembre 2021- All’ Archivio Storico Ferraina di Milano Lambrate, venerdì 12 Novembre si inaugura “Quattro Per”, mostra di fotografia dedicata a quattro noti complessi musicali degli anni sessanta e settanta: Pooh, Equipe 84, I Nomadi e I Camaleonti.

La mostra è allestita con più di 100 scatti inediti in bianco e nero. Tutte le fotografie sono stampate in analogico con procedimento ai sali d’argento in carta baritata.

24 immagini di formato più grande, allestite su parete nera, rappresentano l’ossatura della mostra e definiscono un percorso espositivo.

Tutte le altre fotografie invece sono di dimensioni più piccole e sono disposte al centro della mostra dove possono essere visionate ed acquistate.

La mostra è visitabile su appuntamento fino al 9 dicembre, presso la sede dell’Archivio in Via Muzio Scevola 4.

Per prenotazioni, contattare Arch. Lucio Forte, telefonicamente al 3477686415 oppure via mail info@lucioforte.com.

Inaugurazione con rinfresco Venerdì 12 Dicembre ore 17:00-19:00.

Per molti che furono i giovani di allora, queste fotografie rappresentano gli anni della spensieratezza e dell’amore.

Non esistono, forse, adeguate parole, per poter spiegare il carico di emozioni che correva lungo la schiena di quei ragazzi, che vivevano i momenti più intensi della propria vita, in compagnia delle note di “Tanta voglia di lei”, di “L’ora d’amore” e di “Un pugno di sabbia”.

In questo senso il titolare dell’Archivio Storico, Giuseppe Ferraina spiega il significato profondo di questa mostra, intesa come possibile salto nel tempo per i giovani di oggi:

I Nomadi

“Abbiamo selezionato un ampio numero di fotografie inedite dei quattro gruppi musicali più noti dell’eldorado della musica italiana. Convinti che il nutrire attraverso le immagini possa essere di sprone alle giovani generazioni che quel periodo non lo hanno vissuto, ma che possa rappresentare un modo in più per volgersi ancora verso il bello”.

Maurizio Vandelli cantava: “Strade senza tempo, la tua voce ormai nel vento, un inverno già lontano”.

La musica, la fotografia così come l’architettura, la pittura, la scrittura e le altre forme d’arte sono il resoconto del tempo dell’esistenza e la dimostrazione nel presente che è esistito un passato.

Sono i riferimenti, gli avvenimenti documentati che definiscono il trascorrere del tempo, diversamente avremmo domani, “un inverno già lontano” di ieri o di cento anni fa senza differenza alcuna.

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