VARESE, 3 dicembre 2021-Progetto Concittadino, attraverso i consiglieri D’Amico e De Simone, ha depositato, ieri sera 2 dicembre 2021 – al secondo Consiglio comunale del nuovo mandato del sindaco Galimberti – una richiesta di mozione diretta al Presidente e ai colleghi consiglieri “affinché il Comune di Varese intitoli a Gino Strada l’attuale via Padre Reginaldo Giuliani”.
“Con questa mozione intendiamo dimostrare fin da subito quanto sia importante per Progetto Concittadino tradurre i valori testimoniati in campagna elettorale in gesti concreti e visibili – afferma Maria Grazia D’Amico – mettendo in campo un’iniziativa che ci contraddistingue e che possa essere per questa Amministrazione comunale l’opportunità di manifestare un segno di riconoscimento nei confronti di Gino Strada, che ha sempre ripudiato ogni tipo di guerra e sostenuto pratiche di pace e giustizia fra i popoli”.
Progetto Concittadino chiede che possa iniziare, al più presto, la procedura amministrativa atta a intitolare a Gino Strada la via che congiunge Viale Monte Rosa e Via XXV Aprile, attualmente intestata a Padre Reginaldo Giuliani.
Il 13 agosto scorso è deceduto Gino Strada, Medico italiano specializzato in Chirurgia d’Urgenza e Cardiochirurgia, noto per essere stato cofondatore di “Emergency” il cui il modello, basato su uguali diritti di accesso alle cure, sulla qualità ed eccellenza delle prestazioni sanitarie e sulla responsabilità sociale, è confluito nel 2008 nel “Manifesto per una medicina basata sui diritti umani”.
Padre Reginaldo Giuliani (1887-1936) è stato un sacerdote domenicano, che coniugò la sua pratica religiosa con la militanza fascista. Impegnato nella Grande Guerra, fu poi legionario fiumano al seguito di D’Annunzio, iscritto ai Fasci italiani di combattimento, cappellano delle Camicie Nere, volontario nella Guerra d’Etiopia, dove morì nel 1936.
Progetto Concittadino ritiene che l’intitolazione di una via può rendere onore allo spirito con cui Gino Strada ed Emergency hanno assistito milioni di persone che versano nelle condizioni più difficili, garantendo a tutti un giusto accesso alla cura e alla salute.
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