VARESE, 7 dicembre 2021-Alla conquista della Luna e di Marte, ma con un approccio concreto – non alla Elon Musk – «Per stazionare sul pianeta rosso bisogna risolvere il problema delle radiazioni e rendere le spedizioni umane capaci di produrre in loco ciò che serve alla sopravvivenza», spiega a Industria Italiana Massimo Claudio Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, gruppo che nasce come jv tra Thales (67%) e Leonardo (33%) e conta circa 7700 dipendenti in 9 Paesi e 17 sedi in tutto il mondo. E, per la space economy, è uno dei principali fornitori di infrastrutture orbitali e di sonde per l’osservazione della terra dallo spazio e per l’esplorazione dell’Universo, per governi, istituzioni, agenzie spaziali, dalla Nasa all’Asi all’Esa, operatori nel campo delle telecomunicazioni.
Ma è soprattutto una grande industria manifatturiera con 10 fabbriche in Francia, Italia, Spagna, Belgio e Germania, dove sviluppa applicazioni scientifiche, commerciali, militari e di sicurezza. E insieme a Telespazio, forma la partnership strategica Space Alliance, per offrire un insieme completo di soluzioni e servizi, dall’up stream al down stream, per la space economy. Proprio i servizi sono il comparto che darà maggiori soddisfazioni nel futuro. «Ci aspettiamo – continua Comparini – una crescita annua a doppia cifra nei servizi orbitali e tra il 3 e il 4% nella manifattura». Un trend che riguarda sia Thales Alenia Space Italia, sia il settore dell’aerospazio nel suo complesso. «L’industria è sempre più focalizzata sullo sfruttamento dei dati per fornire servizi, sulla terra e per aumentare la nostra conoscenza dei pianeti vicini».( testo e foto fonte industriaitaliana.it)