VARESE, 13 dicembre 2021-E‘ stata un’esperienza terribile. Ce l’ho fatta, anche e soprattutto grazie a voi. E ho imparato tanto”.
Quasi come un ritornello, questa la conclusione degli oltre 50 pazienti guariti da forme gravi di Covid, e quindi a maggiore rischio di sviluppare fibrosi, visitati sabato scorso da un’équipe della Pneumologia di Varese.
Un’intera giornata di visite di controllo post covid di secondo livello ad un gruppo selezionato di pazienti individuati tra coloro che sono stati dimessi dall’ASST Sette Laghi dopo aver superato le forme più gravi di covid grazie a ossigenoterapie ad alti flussi.
Ad accoglierli, oltre che a visitarli, la dott.ssa Cinzia Gambarini, Direttore della Pneumologia, insieme ai collaboratori Federico Gumiero, Carolle Braidi e Veronica Leoni, e agli infermieri Maria Barbarino e Manuela Conti.
Questa giornata dedicata alle visite pneumologiche di secondo livello rientra in un percorso più strutturato che è attivo dal febbraio scorso e che sarà potenziato da gennaio, a cui si accede dopo una visita di primo livello grazie alla collaborazione tra pneumologi ed internisti.
“Abbiamo rivisto con grande piacere i nostri pazienti e con ancora più piacere li abbiamo trovati tutti in buone se non ottime condizioni – ha commentato la Dott.ssa Gambarini – Anche loro ci hanno incontrato volentieri, esprimendoci gratitudine e riconoscenza. Parole che non solo è bello sentire, ma che in questo periodo così difficile fanno proprio bene al cuore. E’ stata durissima anche per noi: così tante volte ci siamo trovati a soffrire insieme ai pazienti e ai loro famigliari! La giornata di sabato ha rappresentato una sorta di piccola grande vittoria, la dimostrazione che il covid si può sconfiggere anche quando colpisce più duramente“.
Tante le attestazioni di gratitudine espresse da questi pazienti, che, durante la visita di controllo, hanno tenuto anche a sottolineare quanto quella drammatica esperienza sia stata di grande insegnamento. “Mi ha cambiato profondamente, mi ha insegnato un nuovo modo di affrontare la vita” hanno riconosciuto in molti.
“La frase più bella che mi sono sentita dire, però – tiene a concludere la dott.ssa Gambarini – è quella che contiene una grande verità: devo essere orgogliosa dei miei collaboratori!“.