VARESE, 14 dicembre 2021-La federazione varesina del PCI aderisce allo sciopero generale nazionale proclamato da CGIL e UIL e opererà affinché il 16 dicembre sia una grande giornata di lotta e un passo avanti verso la necessaria unità delle organizzazioni sindacali e politiche che hanno come classe di riferimento chi vive del proprio lavoro, i pensionati, i disoccupati.
Oggi, più che mai, bisogna prendere posizione, schierarsi, diventare partigiani, alzare la testa e lottare
Contro la precarietà, le delocalizzazioni, gli “omicidi bianchi”, le retribuzioni insufficienti a vivere, perché il lavoro non diventi una condanna a vita.
Per abolire la precarietà e il lavoro nero, per impedire le delocalizzazioni che significano
esportare lavoro e importare disoccupazione è necessario vincolare le aree a uso produttivo o sociale e garantire il lavoro con l’esproprio e la nazionalizzazione delle attività dismesse, garantire un salario minimo orario netto di almeno 10 euro, la salute e la sicurezza di chi lavora.
Per un fisco equo che faccia pagare chi ha di più. Per diminuire le tasse a chi ha redditi bassi e aumentarle a chi ha redditi altissimi. Per una tassa strutturale sugli enormi patrimoni posseduti da un’esigua minoranza di cittadini.
La ricerca, la tecnologia, le scoperte scientifiche, il sapere, la sanità sono di tutti e devono servire a garantire una vita migliore a chi lavora, a chi è in pensione, a chi studia e non ad aumentare la ricchezza di pochi.
Per lavorare tutti, meglio, meno, in salute e sicurezza, garantendo retribuzioni che siano adatte a una vita migliore, è necessario cambiare il sistema dalle radici. Per riconquistare il diritto al futuro, per vivere meglio ed essere felici, non ci sono alternative.
Partito Comunista Italiano – Dipartimento lavoro
Partito comunista italiano Federazione di Varese