VARESE, 6 gennaio 2022-Un grande esordio al femminile quello di Valeria Gargiulo con il romanzo ‘Mai stati innocenti’ (Salani editore)
Una ragazza disposta a tutto pur di liberare se stessa e il fratello dal luogo in cui è nata e dalla condanna della miseria.
Una storia d’amore e di violenza ambientata nella periferia italiana; una realtà sociale forte e cruda e un rapporto tra fratello e sorella viscerale
«Esordi come questo capitano una volta ogni dieci anni. È un libro splendido, brucia l’anima. Leggetelo prima che potete».
Mattia Signorini
Campo dell’Oro, schiacciato tra la campagna e il mare, è alla periferia di Civitavecchia, un quartiere malfamato, pericoloso. Crescere lì significa non avere alcuna prospettiva: i ragazzi vivono in case fatiscenti, in un’aria malsana a causa degli impianti industriali, che corrode l’anima delle persone. Per sopravvivere bisogna picchiare, rubare, spacciare, senza famiglia e senza legge. Per questo Anna sogna di andarsene e ha messo via dei risparmi per trasferirsi a Milano e studiare all’università. Ma quel tempo è ancora lontano. Il presente significa fare i conti con i Sorci, una banda di giovani delinquenti che spadroneggia nel quartiere e che tra le proprie fila ha reclutato Simone, il fratellino di Anna. Poiché sottrarlo a certa gente non si può, l’unico modo per proteggerlo sarà entrare lei stessa nella banda, affrontare il proprio lato oscuro, andare incontro alla violenza, fino alle estreme conseguenze. Tutto, fuorché arretrare e abbassare la testa.
L’AUTRICE
Valeria Gargiullo proviene da un quartiere popolare di Civitavecchia e cerca nella scrittura una forma di riscatto. Ha frequentato il Master in Tecniche della Narrazione della scuola Palomar e attualmente vive a Roma.
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