Recensioni libri: ‘La vita estranea’ di Mario Balsamo (Morellini editore)

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VARESE, 23 febbraio 2022-In una suggestiva ambientazione triestina, il continuo confronto con la morte dell’erede di Houdini, dalla perenne sfida all’accettazione. Questo il tema centrale di ‘La vita estranea’ nuovo romanzo di Mario Balsamo per Morellini editore

Quali sono i segreti dell’Aldilà? Nessuno meglio di Leo, emulo di Houdini, può conoscerli, perché nell’Aldilà vi è appena finito. Certo, le sue rivelazioni, ironiche e bislacche, sono strettamente personali.
Come strettamente personale è la storia del sé in vita, che dell’Aldilà negava l’esistenza, come della morte, del resto.
Famoso e osannato in tutto il mondo, Leo, ad un certo punto della sua carriera, incappa in un incidente di percorso: prima professionale, poi umano. Da che si credeva immortale, si rende conto di avere ancora poco da vivere. Dopo un primo momento di disperazione, Leo sospende i suoi numeri di escapologia e cerca di ridefinire la sua esistenza, completamente stravolta dalle circostanze.
Per una serie di casualità incontra sulla sua strada Irene, una terapeuta che usa l’ipnosi per curare. Con lei, dotata anche di poteri sciamanici, Leo comincia un viaggio per prendere consapevolezza e dialogare con la propria morte. Riuscirà in questo modo a sgusciarle da sotto le dita?
Oppure parlarle gli consentirà di vivere gli ultimi istanti in maniera più autentica?

Con questo romanzo, il regista e documentarista Mario Balsamo completa una personale “trilogia dell’elaborazione”, un percorso che lo ha portato, a partire dalla sua esperienza di malattia a volere affrontare il tema della rimozione nella nostra società della Grande Mietitrice. E così, oltre a La vita estranea, con il film Noi non siamo come James Bond, e il documentario in lavorazione In ultimo, Balsamo porta la sua testimonianza su malattia e fine vita, su suicidio assistito e hospice. Ma lo fa con estrema leggerezza, così come gli riconosce Paolo Di Paolo: «Un lavoro sincero, impudico, spiazzante. Un modo curioso, giocoso e insieme serissimo di meditare sulla morte»