KIEV, 7 MARZO 2022-Un comandante russo catturato dall’Ucraina ha condannato l’invasione del “genocidio” di Mosca, dicendo in una straordinaria dichiarazione televisiva che le truppe sono state indotte con l’inganno a credere che Kiev fosse stata rovesciata dai nazisti e avesse bisogno di essere liberata.
Il tenente colonnello della guardia nazionale Astakhov Dmitry Mikhailovich, che è stato catturato insieme ad altri due soldati, ha detto che gli era stato detto che erano stati inviati ad aiutare l’Ucraina perché era “dominata da un regime fascista” e che “nazionalisti e nazisti avevano sequestrato energia.”
“Ovviamente, queste informazioni erano informazioni unilaterali”, ha detto Mikhailovich ai giornalisti in un video pubblicato oggi.
Il colonnello ha detto che i suoi dubbi sono stati ulteriormente confermati quando ha scoperto che i suoi pugili preferiti, gli ucraini Oleksandr Usyk e Vasiliy Lomachenko, avevano in programma di combattere per la resistenza.
Il prigioniero ha implorato “misericordia” dagli ucraini e si è detto pronto ad “andare in prigione” per aver preso parte alla brutale offensiva.
“Mi vergogno di avere invaso questo Paese”, ha detto il colonnello. “Non so perché lo stavamo facendo. Sapevamo molto poco. Abbiamo portato dolore in questa terra”.
Dicendo ai giornalisti che stava parlando liberamente, l’alto ufficiale si è scusato con i cittadini ucraini, che sono stati colpiti direttamente dalle forze d’invasione.
“Non riesco a trovare le parole per chiedere scusa al popolo ucraino”, ha detto Mikhailovich, aggiungendo che avrebbe capito se la Russia non fosse mai stata perdonata.
Il prigioniero di guerra ha anche esortato l’Ucraina a lasciare in vita le truppe russe. (fonte nypost.com) Tradotto da Varese7press
