Il Presidente Fontana convoca i sindaci dei capoluoghi lombardi: ”Fronte compatto a sostegno di chi scappa dalla guerra”

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VARESE, 15 marzo 2022-“Definizione delle competenze, condivisione dei dati relativi ai flussi in arrivo e riconoscimenti economici per attuare gli interventi necessari”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sintetizza le principali richieste emerse e condivise durante l’incontro di questa mattina, in collegamento video, con i sindaci dei capoluoghi di Provincia.

Alla riunione erano presenti anche il presidente dell’Anci Lombardia, Mauro Guerra; quello dell’UPL, Luca Santambrogio; il prefetto di Milano, Renato Saccone, che coordina i prefetti lombardi, oltre alla vicepresidente e assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti, all’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli, e al coordinatore del Comitato esecutivo per l’emergenza Ucraina, Guido Bertolaso.

“Sintetizzerei l’esito del confronto con un ‘fronte compatto’ da parte dei Comuni e della Regione per sostenere chi scappa dalla guerra” ha spiegato il presidente Fontana.

Tutti i soggetti che hanno partecipato all’incontro hanno convenuto sull’utilità di sollecitare il Governo a far chiarezza sul modo in cui intende comunicare e condividere i dati che riguardano il flusso dei profughi e su come sostenere economicamente le ingenti spese che gli Enti locali dovranno sostenere per affrontare la situazione.

Attenzione particolare è stata rivolta alla gestione dei minori accompagnati e non, al loro affidamento, all’assistenza e all’inserimento scolastico.

“Ci siamo trovati d’accordo nel ritenere che lo spirito solidale della Lombardia è il punto di partenza comune – ha proseguito il governatore – e che ogni nostro intervento deve avvenire in maniera coordinata con il Governo e con la Protezione civile nazionale. Proprio per questo siamo in costante contatto con Roma per capire su cosa, quando e come agire. Perché sino ad oggi – ed è sempre importante sottolinearlo – le Regioni non hanno competenze e responsabilità dirette e ordinarie”.

Allo stesso tempo il presidente Fontana e Guido Bertolaso hanno spiegato che la macchina organizzativa della Regione Lombardia, sia in termini di Protezione civile, sia sui temi sanitari e sociali, è già attiva e sta lavorando per porre in essere le azioni utili è necessarie per garantire risposte concrete.