VARESE, 23 marzo 2022- Sono trascorsi ben 600 anni dalla fondazione della Collegiata di Castiglione Olona dando vita alla prima “città ideale” dell’Umanesimo europeo. Era il 25 marzo 1442 quando il progetto religioso, politico e sociale del Cardinale Branda Castiglioni, le cui idee illuministiche e decisamente all’avanguardia fecero di Castiglione Olona il luogo ideale per artisti, pensatori oltre che fondamentale crocevia religioso.
Per la precisione era il 7 gennaio 1422 quando Papa Martino V indirizzò al cardinale Branda Castiglioni la bolla con la concessione di istituire la Collegiata di Castiglione Olona: fu l’inizio di un cammino che, in poco più di tre anni, portò alla consacrazione della chiesa il 25 marzo 1425.
Intervista all’assessore regionale Stefano Bruno Galli
Insomma una città importante da riscoprire e rivalutare in tutta la sua completezza e valenza storica. Così come per molte altre piccole o medie realtà artistiche-culturali del territorio varesino (ricco di esempi in tal senso) e in tutta la regione Lombardia più in generale.
Poi nei secoli il declino e abbandono del borgo storico di Castiglione Olona, sempre
meno popolato colpa anche di gravi lacune e deleterie mancanze a livello di progettualità da parte delle varie amministrazioni comunali, le stesse non hanno mai sufficientemente valorizzato il grande patrimonio artistico e storico di cui Castiglione è ricco.
A onor del vero molto si è fatto negli ultimi anni per recuperare l‘ex complesso religioso della Collegiata, molto poco invece per rendere altrettanto appetibile a livello turistico il vicino borgo cittadino.
Per capire come muoversi in futuro per valorizzazione di Castiglione Olona e tutti i suoi importanti complessi artistici, il prossimo 31 marzo a Palazzo Lombardia si svolgerà una giornata di studi alla presenza di vari storici e componenti dell’attuale amministrazione comunale di Castiglione Olona. Giornata alla quale parteciperà pure l’assessore regionale alla Cultura Stefano Bruno Galli che ha voluto esserci anche questa mattina all’Università dell’Insubria (sede via Ravasi), per la presentazione dell’evento organizzato in collaborazione con la stessa Università dell’Insubria «Questo sesto centenario è l’occasione per richiamare l’attenzione del pubblico su quattro grandi temi: la Collegiata, la Città Ideale, la figura del Cardinale, la valorizzazione integrata dell’intero corso dell’Olona, dalla Rasa sino a Milano», così l’assessore Galli (di professione storico) intervenuto dopo una breve introduzione del rettore Angelo Tagliabue, che detta appunto le direttive sulle quali la Regione Lombardia ha intenzione di investire rilanciando alcuni patrimoni culturali del territorio.
Un cambio di marcia culturale significativo che tenta di recuperare terreno rispetto al passato, ridando lustro a quello che in maniera fin troppo riduttiva Gabriele D’Annunzio definì Castiglione Olona come “Isola di Toscana in Lombardia”.
Durante la presentazione interessante il lungo e esaustivo intervento del professore Andrea Spiriti «È importante cogliere l’unità del progetto: Castiglione non è un non borgo con begli edifici, ma una città dell’uomo per l’uomo, pensata tutta nello stesso momento e realizzata in vent’anni dal 25 marzo 1422, giorno dell’Annunciazione in cui è stata posata la prima pietra». Il docente universitario varesino di Storia Moderna dell’Arte è noto anche per aver pubblicato nel 2018 il libro ‘Castiglione Olona. La prima citta? ideale dell’Umanesimo’ mentre il prossimo settembre uscirà un nuovo capitolo sempre dedicato a Castiglione Olona e alle committenze di nipoti e pronipoti del Cardinale Branda.
Temi importanti per conoscere questo antichissimo borgo medioevale, che verranno analizzati in maniera corposa durante un convegno internazionale organizzato sempre dall’Insubria, dal 28 al 30 settembre.
A chiudere la presentazione dell’evento milanese ci ha pensato la professoressa Laura Facchin, spiegando in maniera dettagliata i temi portanti del convegno, con l’idea (e speranza) che per rilanciare Castiglione Olona a livello turistico sarebbe opportuno mettere in atto dei percorsi storici e artistici che coinvolgano l’intera città partendo dalla Collegiata, per attraversare il borgo fino ad arrivare al Map (Museo d’Arte Plastica) dei quali ne esistono soltanto altri tre in Europa, la cui attrattiva finora pare ridotta ai minimi termini.
di GIANNI BERALDO