Emergenza educativa e disagio sociale: la fondazione ‘La Casa di Varese’ presenta i nuovi progetti. Don Vegezzi: ”A Varese la situazione é preoccupante”

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VARESE, 6 aprile 2022-di GIANNI BERALDO-

Disagio giovanile, carenza educativa e desideri delle nuove  generazioni. Temi importanti non semplici da affrontare cosí come trovare delle idonee soluzioni. Su questi fondamentali argomenti La Fondazione ‘La Casa di Varese’ ha presentato in Comune i nuovi progetti dedicati ai giovanissimi con fascia di etá dali 11 ai 12 anni.

La ‘Casa di Varese’ d’altronde é una garanzia in tal senso, istituzione cittadina che opera come consultorio familiare da molti anni e sempre con risultati davvero significativi.

Progetti resi pubblici durante l’incontro Salone Estense di Varese alla presenza del l’assessore ai Servizi Sociali Roberto Molinari, da monsignore Giovanni Buga, presidente della Fondazione e il direttore Giuseppe Tarantino.

Presenti inoltre Ettore Presutto, direttore Socio sanitario Ats Varese, la professoressa Emanuela Saita e monsignore Giuseppe Vegezzi referente della Pastorale Giovanile del Decanato di Varese «Si tratta della messa in pratica di quanto l’Arcivescvo Delpini ha ciesto a tutta la comunitá cristiana e sociale ossia di avere attenzione per l’emergenza educativa, degli adolescenti in modo particolare visto che vi sono stati diversi episodi di violenza e devastazioni nelle nostre cittá da parte di gruppi di adolescenti. Per questo bisogna adottare un sistema educativo che possano portare a dei valori positivi nei loro confronti», sottolinea monsignor Vegezzi.

Per farlo la fondazione varesina ha deciso di realizzare un progetto di ricerca e supervisione su gruppi terapeutici destinati a gruppi di adolescenti e loro genitori, lavorando in sinergia con l’Universitá Cattolica di Milano.  In questo modo gli aspetti clinici verranno coniugati con quelli della ricerca attraverso la definizione, stesura e validazione di un modelli d’intervento.

«questa cordata educativa ideata a livello diocesano cerca di realizzare questo progetto anche a Varese e provincia», dice ancora Vegezzi da noi intervistato che afferma come la situazione a Varese in tal senso sia preoccupante, con sempre piú adolescenti che manifestano questo disagio a partire dal cibo, al carattere e dalla scuola.

Lo scorso anno il consultorio ‘La Casa di Varese’ ha seguito e assistito circa 250 minori, numeri davvero importanti che evidenziano la gravitá del fenomeno sociale al quale bisogna porre rimedio prima che sia troppo tardi.

redazione@varese7press.it