Festa della Liberazione a Cuveglio con intervento di un giovane profugo ucraino

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CUVEGLIO, 25 aprile 2022- La festa del 25 aprile si è tenuta a Cuveglio nella frazione Vergobbio, di fronte al Monumento ai caduti della frazione con partecipazione della popolazione dopo le assenze dovute al covid.

Quest’anno una piacevole novità, la bandiera della sezione ANPI Cuveglio è stata affidata dal presidente dell’associazione ad un giovane profugo ucraino di 16 anni che ne aveva fatto richiesta, sorretta durante tutta la cerimonia ed esposta all’alzabandiera ha voluto esprimere così il suo sentimento verso l’Italia.

Il sindaco compiaciuto di questo gesto ha ringraziato il giovane. 

Dopo la lettura degli interventi del sindaco Francesco Paglia e del presidente della sezione ANPI Luca Zambonin, l’ammaina bandiera l’invito ad un piccolo rinfresco a conclusione di una bella e sentita cerimonia.

<<L’esercizio della memoria è il momento di riflessione che ci riporta al passato per affrontare il futuro. Noi troppo spesso lo dimentichiamo, rapiti dalle incombenze quotidiane che a volte sembrano insuperabili, l’aiuto costante ci proviene dall’esempio, dalla presa di coscienza dei nostri partigiani>>, così il presidente Luca Zambonin che aggiunge <<Oggi il mio pensiero si rivolge alle donne partigiane che hanno sostenuto e amato la resistenza, con abnegazione, con immensa costanza e sacrificio esse hanno formato l’ossatura senza la quale i nostri partigiani ben poco avrebbero potuto fare. Senza di loro la resistenza non avrebbe potuto esistere. Donne e uomini che nel 1943 fecero una scelta consapevole fatta con il lume della ragione, la loro fu una vittoria definitiva sull’oscurantismo, sulla barbarie e sul pensiero di piccoli uomini al potere legati al passato e senza visione del futuro>>.

Poi un passaggio sulla guerra in corso in Ucraina <<Le immagini delle donne con i loro figli, sempre loro vittime sacrificali e predestinate di tutte le guerre dai primordi dell’umanità, che scorrono sui nostri televisori evocano lontani tempi oscuri in cui la ragione ha cessato di essere il lume di riferimento, la rinuncia definitiva all’umano. Purtroppo la luce della ragione è una fiammella debole che ha bisogno di essere alimentata costantemente, e della quale anche noi che ci consideriamo evoluti e civili ne abbiamo bisogno per non scadere nell’oblio dell’oscurità. Serpeggia un sentimento xenofobo contro la popolazione russa, una volta sorella di quella ucraina, tuttavia credo di non essere il solo a non ritenere che siano diventate improvvisamente nemiche, ma solo divise da un temporaneo sonno della ragione alimentato dal sonnifero della demagogia, ma soprattutto da quel sentimento di cui si alimentano i piccoli uomini per far prevalere le loro sperequazioni>>

Zamboni conclude dicendo <<Rimanere coscienti e alimentare la luce della ragione non inquadrarsi nel conformismo diffuso dai demagoghi dell’informazione collusi con i piccoli uomini, restare umani ed evoluti diventa assolutamente necessario per la nostra sopravvivenza.

Ravvedo comunque una speranza in quanti scegliendo di essere qui, in questa giornata particolare rammentando i nostri tragici momenti passati e vivendo oggi quelli moderni, state diventando partigiani, poiché state parteggiando>>.

redazione@varese7press.it