MILANO, 27 aprile 2022-Quali sono le patologie legate alla danza classica e come affrontarle? In occasione della Giornata Internazionale della Danza che si celebra il 29 aprile risponde il dott. Omar De Bartolomeo, ortopedico dell’ASST Gaetano Pini-CTO, autore del libro Manuale di medicina della danza. Traumi, errori tecnici e principi di riabilitazione del tersicoreo, tra gli ortopedici più esperti in ambito danza, anche grazie alla sua esperienza maturata con il Teatro Alla Scala di Milano.
Rugbista da giovane si è avvicinato alla danza perché sua sorella ballerina aveva la necessità di esercitarsi con le prese e i passi a due: “Così mi sono avvicinato alla danza – racconta – una disciplina dove l’arte si esprime attraverso il corpo e per fare in modo che il corpo si muova al massimo del potenziale è necessario conoscere le esigenze di un danzatore”.
La danza classica, praticata a livello professionale, rende i ballerini maggiormente inclini ad alcune patologie, il 70% delle quali insorge per overuse, mentre il 30% per patologie acute che colpiscono in particolar modo gli arti inferiori (caviglia, piede e ginocchio). Consuete sono le fratture da stress, causate sia da errori tecnici, sia da doti anatomiche. È sconsigliato praticare la danza a livello professionale se si soffre di scoliosi, di sindrome pronatoria (piede piatto), se si ha un ginocchio eccessivamente valgo, oppure altre predisposizioni individuali che possano aumentare in modo significativo il rischio di infortunio.