Grande successo per la mostra  di Maria Cristina Carlini ‘La forza delle idee’ alla Fondazione Stelline

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MILANO, 26 maggio 2022-Continua alla Fondazione Stelline il successo della grande mostra Maria Cristina Carlini La forza delle idee, a cura di Vittoria Coen. Una importante personale che riunisce numerosi inediti e crea un percorso intenso tra opere di grandi e piccole dimensioni. L’esposizione rimane aperta fino al 12 giugno 2022 nella Sala del Collezionista e nel Chiostro della Magnolia mentre le imponenti sculture monumentali saranno presenti tutta estate – fino al 30 settembre –  nell’incantevole Chiostro.

La forza e la tenacia del percorso dell’artista emergono chiaramente nell’esposizione, idee che prendono vita ispirate dai materiali, idee che plasmano opere intime ed esprimono linguaggi universali, equilibri interiori e sorprendenti tensioni tra gli elementi.

«Siamo molto contenti di ospitare questa personale della scultrice Maria Cristina Carlini – sottolinea la presidente della Fondazione Stelline PierCarla Delpiano – perché la scultura è la forma d’arte che meglio ci consente di esprimere la piena potenzialità della nostra sede, permettendo un dialogo tra i diversi spazi espositivi. Le opere della Carlini, infatti, sono esposte nella Sala del Collezionista e, open air, nel suggestivo Chiostro della Magnolia».

La potenza delle opere di Maria Cristina Carlini risiede nel richiamo atavico che conservano, nella capacità dell’artista di evocare atmosfere, ricordi singolari e personali, ogni opera ha infinite letture, infiniti messaggi che ognuno può scoprire e fare propri “Non vi è una sola visione, un unico punto di vista, – rivela la curatrice –  le sculture sono frontali, da qualsiasi angolazione il nostro occhio osservi, ma la percezione di luci ed ombre, quella sì, è diversa. Il disvelamento è compiuto”.

Linee, volumi, luci e ombre si susseguono nell’allestimento, la piccola scultura in grès Guerra, riporta nella materia instabile e tormentata tutti i segni del dolore e della distruzione, i lampi dorati che illuminano le tre alte torri dal titolo L’Alfabeto restituiscono la speranza che risiede nel dialogo tra lingue differenti, i profondi segni impressi nel grès corrono verso l’alto in un fluire incessante quasi magico.
Il legno di recupero custodisce per Carlini una memoria sconosciuta che rivive nei tre possenti tronchi di Prometeo in cui torna il tormento della materia, il legno ferito e scavato è incendiato da luci che evidenziano i tagli frutto di un passato lontano ma tangibile, una natura imponente quanto fragile e minacciata.
La lamiera degli Scudi racconta Vittoria Coen rappresenta, “la strenua difesa della libertà contro il banale, l’ovvio” , il grès delle colonne tortili Castore e Polluce ricorda una colonna vertebrale, una scultura viva e potente che crea un dialogo tra la terra e il cielo.

Tre sculture monumentali occupano il magnifico Chiostro della Magnolia, IncontroOrigine e Fantasmi del lago dialogano tra loro, con l’architettura e il verde circostanti, un susseguirsi di linee, volumi, materiali e riflessi che affascina, stupisce e rinnova lo stretto legame tra le opere di Maria Cristina Carlini e la natura.

In mostra è possibile immergersi nell’atmosfera rarefatta dello studio di Maria Cristina Carlini attraverso l’esclusivo il docufilm Maria Cristina Carlini. Geologie memorie della terra, realizzato nel 2020 da Storyville, in cui l’artista racconta le sue opere e la sua poetica e affronta con sguardo intimo e privato il lavoro nel suo studio.

L’esposizione, realizzata con il patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano, è accompagnata da una breve pubblicazione bilingue con testo introduttivo di Vittoria Coen, un’intervista all’artista e le immagini delle opere esposte.
Tra gli eventi speciali organizzati in occasione della mostra ricordiamo la visita  In mostra con il curatore sabato 4 giugno alle ore 18.00.