VARESE, 2 giugno 2022-Protetti a casa propria: curati, sostenuti, soccorsi, mai soli.
L’assistenza alle persone anziane e fragili entra in una nuova era, in una dimensione mai esplorata prima d’ora in provincia di Varese e in Lombardia.
Il progetto è stato messo a punto, con la massima cura per ogni dettaglio non solo organizzativo, nelle sale della Fondazione Menotti Long Term Care, residenza socio assistenziale fondata nel 1920, accreditata con la Regione Lombardia e che oggi può ospitare fino a 167 persone nella sede di Cadegliano Viconago.
Qui è stato ideato il nuovo servizio, integrato anche da specifiche soluzioni tecnologiche a protezione delle persone.
L’obiettivo? Superare il modello tradizionale di ricovero in struttura, aprire porte
“La Fondazione Menotti Long Term Care – spiega la Dott ssa Roberta Giudici -Direttore generale Rsa Menotti – ideatrice dei progetti, opera attraverso una équipe di professionisti in grado di aiutare le persone fragili. In provincia di Varese offriamo attività di cura, sanitarie, socio assistenziali, di telesoccorso, formative e amministrative. Lo scopo è creare una rete tra esperti e famigliari, fornendo un servizio di – assistenza domiciliare 2.0 – specializzato occasionale o continuativo e non solo per aiutare a stare bene. Continuare a vivere nella propria abitazione deve essere reso possibile perché è per tutti la condizione più gradita e con un migliore impatto sulla salute di ciascuno circondati dall’affetto dei propri cari”.
Il modello coinvolge, tra l’altro, dei medici a domicilio esperti in geriatria che operano in collaborazione con i medici di base impostando programmi di cura personalizzati anche aiutati dalla telemedicina per il monitoraggio a distanza dei parametri. Una équipe sanitaria di infermieri e fisioterapisti è poi ingaggiata per l’assistenza infermieristica domiciliare, per flebo e per prelievi a domicilio o per eseguire programmi di fisioterapia per il recupero o il mantenimento delle capacità motorie. A loro si aggiungono degli Operatori Socio Sanitari per la cura della persona.
“Possiamo anche affiancare le badanti già presenti nelle abitazioni in una formazione specifica per effettuare correttamente e in sicurezza l’igiene del paziente allettato e non – oltre a fornire le corrette indicazioni per l’alimentazione e la somministrazione delle terapie, aggiungono dalla Fondazione Menotti -. Possiamo organizzare ed effettuare il trasporto degli anziani per le visite mediche. Si tratta solo di alcuni esempi di un’attenzione globale alle esigenze quotidiane della vita tra le pareti della propria abitazione che grazie all’intervento di esperti potrà essere resa sicura anche attraverso la domotica. Possiamo anche occuparci di tutte le pratiche amministrative e di gestione del patrimonio della persona. Un intervento a 360° che rappresenta una assoluta novità!”
Inoltre, la Rsa domiciliare si integrerà con un servizio di telesoccorso collegato ventiquattro ore su ventiquattro ad una centrale operativa, per pronto intervento, gestione delle emergenze, assistenza e monitoraggio per necessità personali ma anche per individuare situazioni di potenziale pericolo per fughe di gas o allagamenti. La centrale avrà tutti i dati sanitari del paziente per migliorare la qualità dell’eventuale intervento di soccorso.
“La tempestività degli interventi garantita dal servizio telesoccorso – osserva ancora Roberta Giudici – è un elemento decisivo nella gestione delle emergenze. I nostri operatori si occuperanno inoltre di effettuare settimanalmente una telefonata amica, per verificare che i dispositivi siano operativi e per dare compagnia e conforto all’utente. Questo sarà un prezioso strumento al servizio della persona che permetterà di individuare nuovi bisogni su cui intervenire”.
La novità della Rsa domiciliare è stata presentata nei giorni scorsi ad alcuni sindaci e amministratori pubblici dell’area su cui si sono sviluppate, nel tempo, le attività tradizionali della Fondazione Menotti.
I riferimenti dei nuovi servizi possono essere trovati on line nei siti www.rsadomiciliare.it